VOGHERA 15/02/2024: Presentato il libro dedicato alla figura del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
VOGHERA – Questa mattina al Museo Storico “Beccari” si sono tenuti due eventi dedicati alla figura del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e rivolti agli studenti delle scuole cittadine, in virtù dell’iniziativa organizzata dallo Stato Maggiore della Difesa e dall’Associazione Amici del Museo Storico, con il patrocinio del Comune di Voghera.
Nella prima parte è stato proiettato il docu-film “Le Stelle di Dora”, alla presenza degli studenti delle scuole medie. In seguito si è tenuta la presentazione del volume “Carlo Alberto Dalla Chiesa – Soldato, Carabiniere, Prefetto”, con l’autore, il Generale Alfonso Manzo, che ha coinvolto gli studenti degli Istituti Superiori. All’incontro, che ha visto i saluti istituzionali del Sindaco Paola Garlaschelli, erano presenti il Prefetto S.E. dott.ssa Francesca De Carlini, il Questore Dott. Nicola Falvella, l’Onorevole Paola Chiesa, il Colonnello Salvatore Bevacqua, collaboratore del Generale Dalla Chiesa, le autorità civili e militari. Il Gen. Manzo, nella sua illustrazione, fra l’altro, ha inteso ribadire l’amore e la considerazione smisurata che il Gen. dalla Chiesa nutriva verso i giovani in quanto – come amava dire – “sono di pasta buona, hanno gli occhi puliti e ne sono spesso ricambiato.”
Nel suo intervento la Sindaca Paola Garlaschelli ha detto: “Da Sindaco, non nascondo l’emozione proprio per ciò che Carlo Alberto Dalla Chiesa rappresenta ogni giorno anche e soprattutto per chi le Istituzioni è chiamato a rappresentarle.” Aggiungendo: “Cosa significa rappresentare le Istituzioni? Significa mettere sempre al centro il rispetto della Costituzione e della Legalità, valori che hanno segnato in modo indelebile l’opera del Generale Dalla Chiesa, sia nel suo impegno nell’Arma dei Carabinieri sia nella sua veste di Prefetto.
Mi piace ricordare, in questo mio breve intervento, le parole di Carlo Alberto Dalla Chiesa in un discorso del maggio 1982, parole di grande valore in uno dei diversi momenti purtroppo tragici per la nostra Italia, dopo l’assassinio di Pio La Torre. Dalla Chiesa, in un incontro istituzionale a Palermo, parlò del concetto di potere. Disse che se un potere esiste, quel potere è solo quello dello Stato, delle sue Istituzioni e delle sue Leggi. Disse con fermezza che non è possibile delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti. E si soffermò sul significato profondo del potere di cui parlava, che può essere un sostantivo ma è anche un verbo che racchiude in sé qualcosa di dinamico, che porta con sé una grande responsabilità quotidiana. Un verbo, disse Dalla Chiesa, che possiamo e dobbiamo declinare in azione di tutti i giorni: “Poter convivere, poter essere sereni, poter guardare in faccia l’interlocutore senza abbassare gli occhi, poter ridere, poter parlare, poter sentire, poter guardare in viso i nostri figli e i figli dei nostri figli senza avere la sensazione di doverci rimproverare qualcosa, poter guardare ai giovani per trasmettere loro una vita fatta di sacrifici, di rinunce, ma di pulizia, poter sentirci tutti uniti nella convivenza”.
Credo che queste parole siano meravigliose, sono parole che dovrebbero essere scolpite nelle nostre menti, nelle nostre scuole, nelle nostre Istituzioni, affinché l’esempio di chi ha servito lo Stato eroicamente come Dalla Chiesa possa essere guida per tutti noi, per le nostre scelte, per il nostro impegno nel lavoro e nella vita, per il nostro modo di rapportarci alla Comunità in cui viviamo”, ha concluso la sindaca.
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