PAVIA 27/11/2023: Terremoto in Asm. Arrestati il presidente e il direttore generale. Arresti anche per un professionista ed un funzionario del comune di San Genesio
PAVIA – La Guardia di Finanza di Pavia, al termine di un’indagine in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione, questa mattina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del Presidente e del Direttore Generale di A.S.M. Pavia oltre che di un professionista – progettista di alcune delle commesse pubbliche oggetto dell’indagine – e del R.U.P. del Comune di San Genesio e Uniti.
Gli arresti hanno interessato Manuel Elleboro, presidente di Asm e Giuseppe Maria Chirico, direttore generale di Asm. E poi anche Gianluca Di Bartolo, ingegnere, e Nausica Donato, Responsabile unico del procedimento del Comune di San Genesio e Uniti.
Contestualmente, spiega la Procura, “sono in corso di esecuzione circa 40 perquisizioni ed acquisizioni documentali al fine di ricercare ulteriori prove e riscontri, sia presso persone giuridiche (enti pubblici, studi professionali e società) sia persone fisiche (pubblici ufficiali, legali rappresentanti di società, professionisti).”
“L’attività – spiega in un comunicato il procuratore Fabio Napoleone -, ha preso avvio all’inizio del corrente anno, approfondendo notizie in merito a possibili reati in corso all’interno di A.S.M. Pavia e si è ben presto estesa alla verifica della regolarità di svariate procedure di affidamento ad opera di diverse amministrazioni pavesi.”
Tali indagini, spiega la Procura, “hanno finora permesso di accertare l’indebita percezione, da parte di alcuni degli indagati, di denaro pubblico, destinato a fini privati, nonché numerose anomalie e irregolarità commesse nell’assegnazione di lavori e appalti per conto dell’amministrazioni, utilizzando anche i fondi provenienti dal PNRR. Al momento risultano iscritti nel registro degli indagati 16 soggetti, tra cui soggetti investiti di qualifiche pubbliche ed esponenti politici. Le indagini continueranno nel prossimo periodo con ulteriori attività istruttorie, conclude la Procura.
Nel sistema penale italiano vige la “presunzione di innocenza” fino a sentenza definitiva. La testata resta a disposizione di quanti chiamati in causa vorranno intervenire sul caso in questione.
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