VOGHERA 17/11/2023: Ponte di via Piacenza. “40mila litri di benzina invenduti”. Il dramma delle attività economiche in crisi per la chiusura. Le richieste. E la risposta del comune
VOGHERA – Come abbiamo spiegato nel precedente articolo, diverse sono le attività economiche che hanno deciso, questa mattina, di essere presenti alla manifestazione di protesta per le ricadute della chiusura del ponte di via Piacenza (altre invece hanno preferiti non esporsi).
Fra i partecipanti, la pasticceria panetteria Break Point, che ha lamentato le grandi difficoltà dovute al drastico calo della clientela dal giorno dopo la chiusura.
Fra i presenti anche due attività gestite da cittadini cinesi. La titolare del bar Movida per parte sua ha visto precipitare gli incassi ed ha espresso grande preoccupazione circa la prospettiva, ventilata nei giorni scorsi, di una chiusura di 6 mesi (poi smentita dal Comune, vedi altro articolo).
Fra le situazioni più drammatiche c’è indubbiamente quella descritta del distributore di benzina di via Amendola. Il titolare, Fabrizio Pisello, ha raccontato che proprio il giorno prima della chiusura ha ricevuto una fornitura di 40.000 litri. “Carburante che è ancora tutti lì”, ha detto sconfortato, aggiungendo che però a dicembre gli arriverà “Un conto Tari di 400 euro”.
Fra i presenti anche l’autosoccorso Euroexpress, che ha un po’ guidato la protesta di oggi. Il titolare, Adolfo Errico, direttamente alla sindaca ha spiegato che gli introiti sono calati, mentre le spese di gestione e le tasse sono rimaste invariate. Errico ha quindi chiesto all’Amministrazione di andare in qualche modo incontro alle attività di via Piacenza: magari sospendendo alcune imposte.
Per parte sua, al proposito, la sindaca, a margine dell’incontro, ha spiegato che sarà difficile che le tassazioni possano essere sospese, per motivazioni normative, ma che potrebbe aprirsi l’ipotesi (come era già successo per la chiusura del Ponte Rosso) del versamento di un indennizzo a fronte di un documentato calo del fatturato.
Oltre a questa, anche altre tipologie di richieste sono state avanzate dai commercianti di via Piacenza al Comune. Fra le tante fondamentale è quella legata alla “comunicazione” della chiusura del ponte.
I commercianti hanno chiesto che il Comune provveda a migliorare la cartellonistica, così da rendere meglio noto a tutti che il ponte è chiuso ma non le attigue attività economiche, e che soprattutto è possibile arrivarci come è sempre avvenuto. A tal proposito è stato chiesto di cambiare la cartellonistica sulla tangenziale, che, così come è ora, induce i mezzi a non arrivare proprio in via Piacenza, “con grave danno alle attività economiche che sono regolarmente aperte e perfettamente raggiungibili”, hanno detto gli operatori economici.
Fra le richieste infine (in una ottica di condivisione dei sacrifici causati dalla chiusura) quella di non penalizzare troppo l’uso di strada Grippina, l’unica strada che consente di entrare in città passando accanto alle attività economiche regolarmente aperte.
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