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VOGHERA 14/11/2023: Elezioni 2026. Alleanza Civica chiama i partiti per costruire un campo “Largo” (ma “nitido”). Appello a Udc e M5S. Frizioni con il Pd

Novembre 14
16:51 2023

VOGHERAContinuano i movimenti i partiti di opposizione per la preparazione delle elezioni cittadine della Primavera del 2026. Movimenti che stanno partendo in anticipo per non trovarsi spiazzati nel momento delle urne.

Dopo il PD anche i Civici (Lista Ghezzi, Voghera Libera e Quartieri) avviano i lavori, anche se con un intento diverso. Per questo motivo, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina, il gruppo dei Civici ha lanciato un progetto ” molto innovativo”, che “rappresenta un cambio di strategia” e che punta ad andare alla urne tutti uniti.

“Siamo qui oggi – ha spiegato Pier Ezio Ghezzi – per lanciare un progetto che tenda a saldare i moderati con il riformismo vogherese. Come Alleanza civica ci siamo assunti il compito di lanciare l’iniziativa in quanto partito di opposizione che ha avuto il maggior consenso (il 17%) alle passate elezioni.”

Intento che punta a, “Verificare se esistono le condizioni, nei partiti, nei gruppi di opposizione e dentro alle associazioni, per cui i gruppi di opposizione possano riunirsi in un’area comune (che in conferenza stampa, vedremo, è stata definita un “campo largo ma nitido”) capace di di contrastare il centro destra vogherese.

Due però, per i Civici, gli elementi o meglio le condizioni affinché questa nuova formazione possa venirsi a creare.

La prima: “Che l’Udc si stacchi dal Centrodestra – ha detto Ghezzi -. Così come, nella realtà peraltro sembra voler fare: viste le iniziative di opposizione molto rigide assunte nei confronti dell’Amministrazione, dall’Area Carapelli, alla logistica, alla sicurezza.”

Dall’Udc ai 5 Stelle, che, per Alleanza Civica meritano una parentesi. “Il movimento – ha spiegato l’ex candidato sindaco – ha un presidio tecnico valido all’interno del Comune ed ha un programma che sembra coincidere con il nostro.” Per questo Ghezzi vuol capire “se i 5 Stelle sono disposti a fare “una scelta genetica” e quindi se “siano disposti a fare un’alleanza forte con il mondo del riformismo in città… così come già accaduto con le provinciali.”

Sempre ‘apertura’ ma con toni diversi (toni che sembra abbiano irritato moltissimo la Segretaria Alessandra Bazardi, tanto da farle abbandonare la conferenza stampa) è la seconda condizione posta dai Civici, e che riguarda il Pd.

“L’altro punto – ha detto senza fare sconti Ghezzi – è il ruolo del Partito Democratico, che nel 2020 ha preso una strada che l’ha portato a perdere il 60% dell’elettorato, dal 17 al 7%.”

Pd al quale Ghezzi chiede se: “In funzione, sia dell’andamento del voto e delle primarie nazionali e locali, sia della sua posizione odierna; primo, è disponibile a rimettere in discussione la sua posizione (e quindi rimettere in discussione le alleanze con tutte le forze moderate di Centrodestra che hanno portato alla sua sconfitta); secondo, se, in funzione di quello che è ormai il nuovo corso del Partito Democratico a livello nazionale e provinciale, è disponibile a ritornare in quello che è il suo presidio storico.”

Nella ricerca di un perimetro in cui individuare “le persone e i programmi” adatti a consentire la nascita della nuova coalizione allargata, Alleanza Civica più oltre ha parlato della costruzione di un “campo largo ma nitido… non di un campo largo ma opaco”.

E in tale contesto si è rivolto nuovamente al Pd, “che – ha sottolineato Ghezzi -, per esempio ha avuto quest’anno, nel congresso, un elemento di novità: la sinistra del partito ha avuto la forza di esprimersi con una sua lista. Lista che ha perso, che è in difficoltà, che è in minoranza dentro al partito ma in grande maggioranza fuori città. Le primarie della città hanno dato un segnale chiarissimo – ha aggiunto l’esponente dei Civici -. Per questo il Pd deve muoversi tenendo conto di quelli che sono gli intendimenti degli elettori.”

Ghezzi ha concluso definendo il percorso avviato “una strategia necessaria… nel senso – ha detto – che non ci sono alternative per creare un campo larghissimo”, annunciando che non sarà lui il candidato sindaco di tale coalizione e infine dicendo che in caso di più candidature ci saranno le primarie.

La conferenza è proseguita con l’intervento di Alessandro Traversa, esponente di Voghera Libera (“Il mio impegno è quello di vedermi con i coordinatori provinciali di Azione, Italia Viva e Più Europa per iniziare un percorso che porti l’area liberaldemocratica unita alle prossime elezioni.”) e di Giorgio Barbarini, che invece ha puntato sulla figura del candidato sindaco, che dovrà essere un sindaco “reale”, che “sia presente nella città”. Al tavolo dei relatori anche l’avvocato Marcello Bergonzi Perrone.

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