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VOGHERA – La scoliosi: di cosa si tratta, quali sono le conseguenze, e come combatterla sin dall’età scolare nell’ottica della prevenzione.

Queste le tematiche trattate nella conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio in Sala Consiglio alla presenza di Paola Garlaschelli, sindaco del Comune di Voghera, Giuseppe Giovanetti, assessore allo sport del Comune di Voghera, Maria Gabriella Cusella Dea Angelis, preside dei corsi di laurea in Scienze Motorie e presidente dei relativi consigli didattici e Luisella Pedrotti, specialista in Ortopedia, docente del corso di laurea a Voghera e responsabile del corso di laurea in Tecniche Ortopediche dell’Università di Pavia.

Con loro anche l’assessore Carlo Fugini, responsabile dell’Osservatorio sanità del Comune di Voghera; la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Pertini Maria Teresa Lopez e Ugo Pazzaglia, presidente della Fondazione Mario Boni.

L’iniziativa s’inserisce in un progetto da svolgere nelle scuole cittadine mirato a fornire agli insegnanti le informazioni e le competenze necessarie a individuare negli alunni i segni della presenza della malattia. Segni che (in assenza delle forme più gravi) sfuggono anche ai genitori ai cui controlli i ragazzi non di rado si sottraggono.

Obiettivo finale, ottenere il benessere dei ragazzi nella fase di accrescimento, quando certi tipi di malattie, come appunto la scoliosi, possono essere individuati e bloccati nella progressione.

In conferenza stampa si è parlato di salute della colonna negli adolescenti: dei possibili interventi per arrivare a individuare il problema al fine di poterlo segnalare alle famiglie e successivamente agli specialisti; ma anche delle forme di accoglienza adeguata all’interno delle scuole rispetto a quegli alunni (statisticamente in prevalenza femmine) che con malattia già conclamata sono già sotto cura ad esempio portando il busto.

“L’iniziativa è frutto della collaborazione di diversi attori, quali le scuole, i corsi di laurea in Scienze Motorie e il nostro Comune – le parole del sindaco Paola Garlaschelli -. La scuola rappresenta un ambito prioritario e privilegiato in termini di prevenzione e promozione della salute. Adottare fin da bambini corretti stili di vita e fare propri i principi della ‘buona salute’ rappresentano la migliore prevenzione delle malattie invalidanti, come può essere la scoliosi non diagnosticata in età scolare”.

“La scoliosi rappresenta un argomento cruciale nelle attività di uno sportivo e, in generale, nella vita di una persona – spiega l’assessore allo sport Giuseppe Giovanetti – Risulta importante, in quest’ottica, anche la partecipazione e il coinvolgimento delle scuole, in modo da sensibilizzare sulla tematica in età giovanile. Ringrazio per l’iniziativa e la collaborazione le professoresse Cusella e Pedrotti, che hanno creato un momento importante di informazione e condivisione”.

“Si è sempre detto che il movimento è benessere – sottolinea la professoressa Maria Gabriella Cusella De Angelis – Oggi sappiamo dalla letteratura scientifica che il movimento è salute, a qualsiasi fascia d’età. Inoltre, è ormai universalmente accettato il concetto che la giusta attività motoria non è solo un supporto importantissimo alle terapie cliniche e farmacologiche ma è anche un eccezionale mezzo di prevenzione contro l’insorgenza o il peggioramento di patologie a carico dell’apparato scheletrico e di tutto l’organismo, compresa la sfera psicologica dell’individuo. Sono felice di questa splendida iniziativa in cui scuola, Comune e i corsi di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Pavia uniscono le forze e prestano ai giovani l’attenzione che meritano”.

“Lo sport è importante per la salute fisica e mentale dell’adolescente, ha affermato la professoressa Luisella Pedrotti -. Nei pazienti in trattamento per scoliosi l’attività sportiva può essere praticata ed è incoraggiata ma è necessario adattare l’attività fisica più adatta al caso specifico e prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare peggioramenti o rischi per la salute”.

Nel suo intervento l’assessore Cugini Cugini, pediatra di professione, ha sottolineato l’importanza di un’intervento di questo genere in una scuola che oramai ha perso al proprio interno la presenza dei medici scolastici capaci di individuare la malattia.

L’assessore ha plaudito all’iniziativa che è tesa alla diagnosi precoce e alla prevenzione di questa che è una malattia che può diventare in età adulta anche invalidante. La scuola ha compreso subito la valenza del progetto ed ha aderito con entusiasmo-ha detto la dirigente dell’Istituto comprensivo Pertini -. Pertanto i nostri docenti seguiranno il progetto al fine di arrivare a sensibilizzare le famiglie in casi di presenza della patologia negli alunni.”

“In nome della fondazione Mario Boni di Pavia, di cui sono onorato di essere il presidente, ho partecipato con interesse alla conferenza di oggi, nella quale è stato presentato un piano informativo in modo da riflettere la maggior consapevolezza alla popolazione per problemi ortopedici legati all’attività sportiva e ginnica” ha concluso Ugo Pazzaglia.