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VOGHERA – Bilancio molto positivo, per la squadra azzurra ai mondiali di atletica. Disputati a Budapest. Quattro le medaglie vinte, un oro con Tamberi nell’alto. Due argenti con Fabbri nel peso maschile e la staffetta 4×100. E un bronzo con Antonella Palmisano nella marcia. Entusiasmante la vittoria di Tamberi. Che conferma il suo grande agonismo. E la prova perfetta della staffetta 4×100 maschile. Sia nella semifinale, sia nella finale. Leonardo Fabbri nel peso, ha anche sfiorato i 23 metri. Con un lancio nullo di pochissimo. La Palmisano ha confermato le sue qualità tecniche. Per l’Italia ben 13 finalisti. E l’ottava posizione nella classifica a punti. Tra questi da segnalare il quarto posto della staffetta 4×100 femminile. Col nuovo record italiano. Il quinto di Larissa Iapichino nel lungo. Il sesto di Sara Fantini nel martello e Ayomide Folorunso nei 400 hs. Quest’ultima col nuovo primato nazionale. Settimi posti per le due staffette 4×400, maschile e femminile. Quest’ultima col record italiano in semifinale. Per Massimo Stano nella 35 km. di marcia. Mentre si sono piazzati ottavi Emmanuel Ihemeje nel triplo e Dariya Derkach nel triplo. Altri atleti sono arrivati alla finale. Come Ludovica Cavalli nei 1500 femminili, Stecchi nell’asta, la Cestonaro nel triplo femminile e Tobia Bocchi in quello maschile. Zane Weir nel peso maschile. Vicini alla finale i due ottocentisti Tecuceanu e Barontini. E anche sulla stessa gara femminile la Coiro. Va sottolineato un altro primato. E’ la prima volta che le quattro staffette classiche, 4×100 e 4×400 maschile e femminile. Sono giunte tutte in finale. Non era mai successo ai campionati mondiali. Una grande Italia quindi a Budapest. Con molti giovani di talento. (M Piombo)