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VOGHERA – “Se c’è un insegnamento che Silvano ci ha lasciato con tutte le battaglie che in vita ha fatto, è che erano tutte battaglie per le cose giuste: perché si facessero delle cose giuste; perché venissero portati avanti progetti giusti… non per fare chissà quali rivoluzioni ma per fare semplicemente delle cose giuste: quelle cose che tengo una comunità insieme; quelle cose che tengono una comunità nella bellezza nell’ordine e che fanno di una società un luogo aperto in cui tutti si può stare bene. Ecco, è questo che lui ci ha insegnato. E se tutti noi potessimo, nel nostro piccolo, lottare per le cose giuste, saremmo davvero gli amici che onorano davvero il suo ricordo.”

Così don Cristiano Orezzi questa mattina, nella chiesa della frazione vogherese, ha riassunto la figura di Silvano Demartini, il 77enne di Medassino scomparso lunedì dopo un lungo e travagliato periodo di malattia.

Per lui, stretti alla moglie Antonella e alla figlia Alessia, tanti medassinesi a riempire ogni ordine di posto nelle navate nella chiesa parrocchiale.

Per lui dunque il ricordo del parroco ma anche la testimonianza di affetto di tanti abitati della frazione, cui Demartini per anni si era dedicato, difendendola e cercando di migliorarla, interloquendo e battagliando con le più diverse e disparate amministrazioni ed enti per ottenere quel che serviva a renderla più vivibile.

Fra i presenti Luca Uttini, compagno di molte battaglie civiche per la frazione, il consigliere provinciale Giuseppe Carbone e i consiglieri comunali Nicola Affronti e Pier Ezio Ghezzi.

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