CASTEGGIO 03/05/2022: Poesia. Domenica alla Certosa Cantù le “Vibrazioni” di Laura Agnetti
CASTEGGIO – Domenica 8 maggio, alle ore 16.30, a Casteggio, al Palazzo della Certosa Cantù, sarà presentato il libro di poesie “Vibrazioni”.
L’autrice dialogherà con Sandra Tassisto; le poesie saranno lette da Giuditta Manganoni, con accompagnamento musicale di Davide Destefani.
L’autrice è Laura Agnetti, studentessa di Scienze dei Servizi Giuridici all’Università di Pavia.
«Concepisco la poesia come se fosse una corda di strumento musicale – spiega l’autrice che vive a Casteggio – capace di vibrare al più lieve tocco e i suoi versi piccole note capaci di suscitare, nei cuori di chi è disposto ad ascoltarne la melodia, le più disparate emozioni».
Pagina dopo pagina – e qui sta la particolarità – si attraversano stati d’animo raccontati dalla penna della scrittrice.
Alle poesie, infatti, si accompagnano poche righe descrittive «che raccontano al lettore la genesi dei versi, guidandolo tra le emozioni salvate dall’oblio del tempo».
Alcuni testi, come “Non eri solo” e “Insieme”, sono stati scritti durante il lockdown, in piena pandemia, «quando – racconta l’autrice – più volte l’ispirazione ha bussato alla porta della mente e del cuore, soprattutto guardando le terribili immagini in tv e leggendo le drammatiche notizie relative alla situazione pandemica mondiale. La scrittura è stata un ponte che mi ha consentito di superare la necessaria lontananza fisica dalle persone care e abbracciare coloro che, a causa del covid, hanno perso un parente, un familiare, un amico, senza poterlo rivedere un’ultima volta». E, scrivere, in alcuni momenti, rappresenta “il rifugio” della giovane Laura. “Quando Tristezza viene a tormentarmi il petto, io mi proteggo, entrando in un altro mondo, fatto di parole vive e colori sfumati, paesaggi incantevoli e un po’ di me”.
«L’anima poetica di Laura Agnetti – scrive Alfredo Rapetti Mogol, figlio del noto paroliere, nella Prefazione – interagisce con il mondo ad occhi e polmoni completamente aperti respirando ogni singolo grammo di bellezza o di dolore che le è destinato. Usare sempre le parole e il tono giusto in armonia con l’ambiente, non forzare mai la mano, non arrecare mai disturbo. Educazione ed eleganza. Questa la lettera poetica dell’Agnetti che sembra predisporre i suoi atomi in modalità di ricezione di ogni corrispondenza che arrivi dall’esterno».
Commenti