VOGHERA 26/02/2022: “Voghera posto di Merda”. Condanna in città per le offese apparse oggi sul ‘Foglio’
VOGHERA – “Senti, Vladimir, ‘sto Donbass ci sta facendo diventare tutti scemi, ma è un posto di merda che manco Voghera“? Facciamo a cambio.”
La “battuta” è contenuta nell’”Andrea’s version”, una delle più apprezzate e (di solito) originali rubriche del quotidiano Il Foglio… che però stavolta sembra proprio essere scaduta in uno dei più laceri luoghi comuni: quelli ai danni della città di Voghera, già nota per la poco lusinghiera “Casalinga” ed ora declassata al rango di “posto di merda”: si immagina dopo i noti fatti di piazza Meardi del 21 luglio 2021.
Non è la prima volta che il Foglio si occupa in modo duro della città iriense, ma non fino al punto di insultare le sue mura e la sua comunità.
La triste ricerca della battuta ad effetto del giornalista Andrea Marcenaro non è passata inosservata negli ambienti della politica locale.
La prima a reagire è stata l’onorevole Elena Lucchini, che ha subito rilasciato una infuocata dichiarazione.
“Da ‘Il Foglio’ l’ennesimo, riprovevole e inopportuno affronto nei confronti della nostra città e dei suoi abitanti – dice la parlamentare leghista -. In un momento così delicato, uno dei più bui e difficili della storia europea, la testata oltre a ridicolizzare una situazione già di per sé drammatica, si permette di gettare fango su Voghera insultando una comunità intera.”
“Proprio quella comunità – aggiunge Lucchini – fatta da persone perbene, lavoratori e lavoratrici, famiglie e imprese che vivono nel rispetto reciproco e nell’esclusivo interesse del proprio territorio.”
“Un giornalismo che nulla ha a che fare con la professionalità e scredita tutta la categoria. Insultare una città, che probabilmente neppure si conosce, e tutti i suoi cittadini non ha di per sé nulla di ironico ma altresì di riprovevole e vergognoso”, conclude Elena Lucchini.
Molto arrabbiata è anche la sindaca.
“Siamo tutti per la massima libertà di espressione che vale per qualsiasi articolo, video o tweet – scrive su fb Paola Garlaschelli -. Altra cosa è l’offesa gratuita e becera come la “battuta” di Andrea Marcenaro, che ha coinvolto il Donbass e Voghera sulle pagine de Il Foglio. Ingenerosa nei confronti di un territorio teatro di scontri sanguinosi, ingenerosa verso Voghera che Marcenaro credo non conosca.”
“Inviteremo il dott. Marcenaro a venire a Voghera – conclude Garlaschelli -, magari in occasione della riapertura del Teatro sociale, per svelargli il volto della nostra cara cittadina che probabilmente non è riuscito a cogliere (la sindaca commentando l’articolo coglie anche l’occasione per stringersi al popolo ucraino e per annunciare che “lunedì sera alle 21 saremo riuniti in preghiera presso la Collegiata di San Lorenzo”).”
“Voghera stigmatizza la meschina allusione comparsa su il Foglio aggiunge – la vice sindaca Simona Virgilio -. Nata per strappare un sorriso, consente al giornalista qualificarsi soltanto come un comico inesperto (perché la battuta non fa ridere).”
Prosegue Virgilio: ”Voghera è la mia città, la città dove sono nata, cresciuta, dove sono nati e stanno crescendo i miei figli, dove svolgo la professione di avvocato e la carica di amministratore comunale. E’ la città che mi ha fatto nascere 23 anni fa la passione per la politica. E’ città amabile, fatta di famiglie, anziani, giovani, scuole, volontariato, sport, professionisti, imprese, persone per bene, lavoratori, patrimonio che meritano rispetto. E’ una città che merita di essere scoperta, visitata con le sue eccellenze e il territorio che la circonda. E’ inaccettabile che chi non la conosca e in un momento delicato, triste, di angoscia e di sofferenza si permetta di deridere e schernire. Ho letto le offese di un giornalista del Foglio alla nostra città e da Vogherese e da assessore mi chiedo come si possa arrivare a tanto. La nostra città e i Vogheresi meritano le scuse!
Nonostante queste e altre condanne, sull’accaduto la città ancora una volta si è divisa. Non sono pochi infatti coloro che concordano con il giudizio sulla città espresso dal giornalista del Foglio.
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