VOGHERA 05/11/2021: Il caso Adriatici-Boussetaoui alle Iene. Nuovo scontro accusa difesa
VOGHERA – Il caso Adriatici-Boussetaoui continua a guadagnare le prime pagine dei media locali e nazionali. Martedì sera il delitto del marocchino 39enne da parte dell’ex assessore, è stato trattato delle Iene, che hanno mandato in onda un servizio in cui sono stati messi in evidenza alcuni aspetti dell’indagine.
La puntata, per quanto riguarda la ricostruzione della vicenda, nella sostanza non ha aggiunto nulla di nuovo a quanto non fosse già emerso dalle indagini della magistratura e dalla inchieste fatte dagli organi di stampa più disparati.
In particolare le Iene si sono soffermate sul fatto che l’ex assessore Adriatici, la sera dello sparo fatale, ha pedinato il marocchino.
Un fatto già noto, emerso nell’ambito dalle indagini della Procura con le dichiarazioni dell’indagato e con la diffusione di alcune brevi immagini di una telecamera posizionata nei pressi di San Rocco (come riporta anche il quotidiano locale La Provincia Pavese nell’edizione dell’1-10-2021). Le Iene in merito al particolare hanno però mostrato un video inedito, molto più lungo, girato da una telecamera di piazza Meardi puntata verso via Emilia.
Dalle immagini si vede Adriatici che, la sera del 20 luglio 2021, tenendo sempre il cellulare all’orecchio, segue a distanza Youns El Bousettaoui, soggetto a lui noto e più volte a lui segnalato dagli esercenti della città per atteggiamenti molesti (la stessa sera l’assessore era stato chiamato da un barista della piazza per le medesime motivazioni).
La immagini di questa telecamera pubblica sono quelle che precedono le altre girate dalla telecamera privata di corso 27 Marzo: che invece immortalano i secondi che precedono lo sparo (in cui si vede il marocchino che si avvicina all’assessore e lo butta a terra con un pugno/manata).
Durante la trasmissione è stata data voce alla famiglia del 39enne ucciso, così come ad uno dei suoi avvocati. La loro tesi è che si sia trattato di un omicidio volontario, e quindi che l’atteggiamento ripreso dalla telecamera pubblica, insieme a quanto visto nell’altro video (in cui si vede Massimo Adriatici mostrare la pistola al 39enne), abbiano rappresentato una provocazione per Youns El Bousettaoui… che, per questo, ad un certo punto, si sarebbe avvicinato all’assessore e lo avrebbe colpito. L’altra tesi sostenuta della famiglia è che l’ex assessore, di fronte ad un uomo con problematiche mentali, avrebbe potuto agire diversamente, evitando così il confronto diretto.
Diversa la posizione della difesa dell’ex assessore: secondo cui Massimo Adriatici non aveva alcuna intenzione di uccidere il marocchino. A dimostrarlo ci sarebbero le sue telefonate alle forze dell’ordine. Ed anche il gesto di mostrare la pistola non avrebbe nulla di finalizzato all’uccisione, ma sarebbe stato un gesto teso ad avvertire il marocchino di non andare oltre. Lo sparo sarebbe quindi avvenuto soltanto a seguito dell’aggressione subita (da qui, fino ad oggi, la motivazione dell’accusa mossa dalla Procura contro Adriatici: quella di eccesso colposo di legittima difesa).
Quanto infine al pedinamento, per la difesa: Adriatici in quel modo stava semplicemente cercando di rispondere alle preoccupazioni di alcuni gestori dei bar della zona (che proprio quella sera, come racconta l’avvocato dell’ex assessore, gli avrebbero riferito di atteggiamenti molesti tenuti dal marocchino nei confronti di una donna).
Sul caso vogherese come detto i media nazionali continuano a tenere i riflettori accesi. Dopo le Iene potrebbe infatti entrare in scenda anche Striscia la Notizia. Mentre a breve potrebbe essere organizzato un sit-in a Roma di fronte a Montecitorio. Infine è confermato il rapporto sempre più stretto della famiglia Bousettaoui con Ilaria Cucchi, che gli ha offerto il suo sostegno.
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