VALEGGIO 30/09/2021: Morte di Polina Kochelenko. La famiglia teme che non sia una morte accidentale. La pista della sparizione dei cani dall’ingente valore
VALEGGIO – Alle prime ore del 18 aprile 2021 a Valeggio, in lomellina, Polina Kochelenko, 35enne giurista e criminologa, a conclusione di ricerche avviate fin dal pomeriggio del giorno precedente a seguito della scomparsa denunciata ai Carabinieri di San Giorgio Lomellina dalla madre, che vive nella provincia di Torino, veniva rinvenuta cadavere dai Vigili del Fuoco di Pavia.
La donna si trovava nelle acque del canale di irrigazione noto come “Roggia Malaspina”, ad una distanza di circa 700 metri dalla casa, dove la 35enne di origini russe si era trasferita nel dicembre del 2020.
“Polina – si legge in un comunicato di Vladimirovna Kochelenko, la madre della 35enne, che non crede alla morte accidentale e punta quindi a far riaprire il caso – era andata a fare una passeggiata portando al seguito 6 cani, 2 dei quali di sua proprietà ed i restanti, quattro pastori tedeschi di altissima genealogia, di un centro cinofilo presso il quale collaborava come istruttrice.”
La Procura della Repubblica di Pavia ha attribuito la causa della morte all’annegamento, avvenuto nel supposto tentativo di salvare due dei 6 cani di 7 mesi, che forse non sarebbero riusciti a risalire la ripida sponda della “Roggia Malaspina” dove è stato ipotizzato che fossero caduti.
“Gli animali però, del valore di 5mila euro cadauno – spiega ancora la madre -, ad oggi non sono stati rinvenuti né nelle acque del canale né in altri luoghi, e questa circostanza, insieme ad altri elementi ha fatto maturare perplessità sulla ricostruzione dei fatti.”
L’autopsia, eseguita presso la Medicina Legale di Pavia, per la madre, “pur avendo confermato la morte per annegamento, non chiarisce i dubbi sulla ricostruzione delle ultime ore di vita della criminologa: stante le numerose anomalie che presenta questo caso, tra tutte quelle del mancato rinvenimento dei cani che escluderebbero l’accidentalità della caduta per il loro salvataggio.”
Ad oggi i cani sono ricercati, così come coloro che li deterrebbero.
A seguito di tali dubbi la famiglia ha affidato le indagini difensive sono state affidate all’Investigatore Privato Claudio Ghini di Stradella, fa sapere la madre. Il professionista è stato nominato “per escludere la presenza di un movente economico dato l’elevato valore e pregio dei due cani (gli altri 4 invece sono stati ritrovati).”
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