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FORTUNAGO – Quest’anno ricorre il settimo centenario della morte del poeta Dante Alighieri e da poco si è celebrato il 250esimo anno dalla nascita del grande compositore tedesco Ludwig van Beethoven. L’accostamento tra Dante e Beethoven non è casuale. I due geni appartengono ad arti diverse e ad epoche tra loro lontane, eppure essi hanno in comune un ideale: la ricerca del Sublime in quanto sia nella Divina Commedia che nella Nona Sinfonia assistiamo ad uno slancio graduale verso il Trascendente.

Pur dedicando le proprie riflessioni ad ambiti distanti dai nostri, Dante e Beethoven sono capaci ancora oggi di attivare risonanze profonde nella nostra anima e nel nostro sentire, ponendosi in connessione con le pieghe recondite della nostra umanità.

Questo è proprio ciò che cercheremo di fare sabato 2 ottobre alle ore 17 presso il Teatro dell’Accademia “Giovanni Azzaretti” a Fortunago: dove si potrà ascoltare la Nona Sinfonia di Beethoven, suddivisa nei suoi quattro movimenti… in abbinamento con ciascuno di essi di un’assonanza e un’eco che porti lo spettatore tra le pagine più famose della Commedia di Dante.

L’esecuzione della Nona che verrà proiettata risale al 4 marzo 2000, eseguita dalla neonata Orchestra del Teatro Fraschini di Pavia, ideata, allestita e diretta dal Maestro Ennio Poggi.

L’evento è stato fortemente voluto dal sindaco Lanfranchi all’interno del bellissimo teatro del Borgo Fortunago, a conclusione dell’allestimento della mostra “L’eredità di Dante” presente nel foyer della struttura.