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VOGHERA – Gloria Chindamo, consigliere comunale di «Noi con Voghera», interviene nel dibattito sul caso Adriatici con un appello alle forze politiche.

«La maggioranza in carica ha una forte componente civica, che mi sento di rappresentare e con responsabilità ritengo opportuno che abbia voce, visto che in questi giorni viene dato ampio spazio a chiunque di parlare e di emettere sentenze e considerazioni sui fatti di cronaca accaduti. In questo momento Voghera è su tutte le testate locali, nazionali e internazionali».

La consigliera rileva: «È successo un fatto gravissimo in cui una persona ha perso la vita e un assessore della nostra giunta ha compromesso la propria. Senza entrare nel merito della vicenda, mi sento di dire che questo fatto di cronaca, non è un’azione politica e non deve essere confusa per tale».

Chindamo osserva: «Si è aperto un dibattito che punta a strumentalizzare fatti e persone per altri scopi. In questo meccanismo non vincerà nessuno, ma soprattutto perderà la città di Voghera con ognuno dei suoi cittadini. Ci stanno dipingendo come una città malfamata, con problemi così gravi sulla sicurezza cittadina tali da culminare in questo tragico fatto di cronaca. Alla città di Voghera – ricorda Chindamo – non serve questa pubblicità negativa, non serve una politica divisa che strumentalizza invece di unirsi attorno a una tragedia. Non voglio pensare che questo agire sia il pensiero dei cittadini che rappresento in questa maggioranza. E’ ora di un’assunzione di responsabilità di tutti, maggioranza e opposizione, va fatto un lavoro importante e strutturato sulla sicurezza cittadina che non è degenerata in questi pochi mesi, ma che da anni ha dinamiche radicate su cui riflettere».

La consigliera conclude: «La politica, su questi temi così importanti deve unirsi, deve confrontarsi e rispondere in maniera efficace e nuova. Credo fermamente che questo sia il momento in cui voler bene a Voghera, oltre i colori politici. E’ il giorno in cui distinguere chi si prende cura della città da chi la strumentalizza».