VOGHERA 13/06/2021: La prima Messa di don Daniele Lottari. Per lui: Tanti fedeli Due regali e l’augurio di essere sempre “pescatore di uomini”
VOGHERA – In un’atmosfera di festa questa mattina nel Duomo a Voghera si è tenuta la prima Messa da sacerdote di don Daniele Lottari. Per il giovane prete vogherese la Comunità pastorale di Voghera ha voluto fare le cose in grande, partendo da una grande e numerosa presenza di fedeli all’interno della Collegiata. Per premettere a tutti di assistere alla funzione straordinaria, dati i limiti dovuti la Covid, la Messa è stata proiettata anche su un maxi schermo posato sul sagrato, ed è stata fatta una diretta streaming su internet (curata da Vogheranews.it).
Don Daniele è stato accolto dai parroci monsignor Marco Daniele e don Cristiano Orezzi. A salutare il nuovo prete (sebbene ora operativo nella città di Stradella) la sindaca di Voghera (“Caro Daniele oggi Voghera ti saluta con affetto in occasione della celebrazione della tua prima messa – ha detto Paola Garlaschelli –. La comunità di Voghera è molto orgogliosa di te, siamo certi che saprai donare ai tuoi fedeli vicinanza, compassione, tenerezza, seguendo l’invito del Santo Padre, e saprai accogliere il profumo dell’amore del Signore, amore per gli ultimi, come ti ha augurato l’Arcivescovo monsignor Vittorio Viola”).
La prima Messa, condotta con sicurezza dal nuovo sacerdote, ha riservato a don Lottari alcune autentiche sorprese, orchestrate in gran segreto dalla Comunità pastorale.
La prima gliel’ha riservata monsignor Marco Daniele, con la lettura di un famoso scritto di don Primo Mazzolari (Si cerca un Prete senza paura del domani è complesso del passato Che non abbia paura di cambiare…Si cerca per la Chiesa un uomo senza paura del domani, senza paura dell’oggi, senza complessi del passato… Si cerca per la Chiesa un uomo, capace di vivere insieme agli altri, di lavorare insieme, di piangere insieme, di ridere insieme, di amare insieme, di sognare insieme. Si cerca per la Chiesa un uomo capace di morire per lei, ma ancora più capace di vivere per la Chiesa; un uomo capace di diventare ministro di Cristo, profeta di Dio, un uomo che parli con la sua vita. Si cerca per la Chiesa un uomo.”)
Poco dopo sono arrivati due grandi regali: un’icona raffigurate il Signore ‘pescatore di uomini’ (ciò che è stato invitato sempre ad essere don Lottari); e una busta bianca con dentro il biglietto per un pellegrinaggio in Terra Santa.
Due regali che sono stati più che apprezzati.
“Sono un regalo più azzeccato dell’altro – ha replicato meravigliato il sacerdote – Si vede che conoscete bene le mie passioni… una per le icone e una per Gerusalemme. Non esiste parola più grande di grazie. E quindi grazie” ha concluso don Daniele Lottari.
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