MILANO OLTREPO 24/05/2021: In uscita il nuovo disco “Milano OltrePop”. Flavio Oreglio e la band oltrepadana Staffora Bluzer proseguono nella rivisitazione della “Musica delle 4 province”
MILANO OLTREPO – E’ pronto per uscire il nuovo disco “Milano OltrePop” di Flavio Oreglio, il poliedrico artista “milanese” che da tempo è al lavoro nell’ambito del progetto “Anima Popolare”, che raccoglie e impegna i musicisti oltrepadani della band Staffora Bluzer.
L’uscita del nuovo album, incentrato sulla rielaborazione della “Musica delle quattro province”, è in programma per il 28 maggio 2021.
Anima Popolare è un work in progress musicale nato all’interno del movimento culturale Open Art Oltrepo al Castello Malaspina di Pregola (Passo del Brallo – PV) nell’agosto del 2017, quando, in occasione del 2° Genetliaco del Circolo dei Poeti Catartici, Flavio Oreglio e il duo formato da Stefano Faravelli al piffero e Matteo Burrone alla fisarmonica si sono incontrati e hanno deciso di intraprendere questa avventura, costituendo il gruppo degli Staffora Bluzer e aggregando altri musicisti fino a definire la formazione attuale che vede, oltre a Stefano e Matteo, Daniele Bicego alla müsa, tromba, sax e bouzouki, Giacomo Lampugnani al basso, Cristiano Giovanetti alla batteria e Fabio Casali alla chitarra.
L’idea alla base del progetto è scrivere musica e canzoni utilizzando e reinterpretando le caratteristiche sonorità della “Musica delle quattro province”, sia per creare un sound originale sia per rimettere al centro la tradizione popolare, come già fecero i Cantacronache e il Nuovo Canzoniere Italiano, negli anni ’50 e ’60, agli albori della canzone d’autore in Italia.
Il progetto Anima Popolare è diventato il ricettacolo di tante idee. Oltre a quelle già espresse sul recupero della tradizione e della radice popolare, degno di nota è anche il tema del connubio inscindibile tra canzone d’autore e cabaret che Oreglio ha evidenziato nel libro L’Arte Ribelle – Storia del cabaret da Parigi a Milano (Sagoma Editore – 2019) come uno dei frutti delle ricerche dell’Archivio Storico del Cabaret Italiano, nato nel 2018 e diretto dallo stesso Oreglio.
“Il disco è il secondo step del progetto Anima Popolare – spiega Oreglio -. La sua realizzazione era scritta nel destino, nelle stelle o forse solo su un foglietto di appunti, sotto la dicitura “eventualità”. Non ricordo… ma poco importa. Ascoltandolo potrete trovare cuore, affetto, rispetto e riconoscenza ma, se cercate la nostalgia, avete sbagliato indirizzo: non c’è alcun desiderio malinconico di rievocare i bei tempi andati che ahimè non torneranno più, perché – per usare le parole di Pierangelo Bertoli – i piedi sono sì nel passato ma lo sguardo è dritto e attento nel futuro.”
Ancora. “Sono tre i mondi artistici che convergono in questo lavoro: cabaret, canzone d’autore e musica prog, ambiti frequentati nel corso degli anni che rivelano in questo disco la loro complementarietà e coerenza come frammenti di un unico puzzle che una volta ricomposto mostra un’immagine unica, chiara e definita. Dai Cantacronache e dal Nuovo Canzoniere Italiano abbiamo recuperato l’attenzione alla matrice popolare, affidandoci nello specifico – come spiegato ampiamente nell’album precedente – alle sonorità della musica delle quattro province per proporre e interpretare anche stilemi musicali di diversa provenienza come il jazz, il rock e il blues. Il risultato è un mix di tradizione e contaminazione, e segna un tratto sperimentale che ci ha proiettato, di fatto, in una dimensione tipicamente prog.”
Staffora Bluzer
Stefano Faravelli (piffero, flauti, sax, voce) e Matteo Burrone (fisarmonica, voce) Daniele Bicego (müsa, buzuki, tromba, clarinetto, flauti, voce) Giacomo Lampugnani (Basso), Cristiano Giovanetti (Batteria), Fabio Casali (chitarre).
Stefano Faravelli e Matteo Burrone sono due dei più conosciuti e raffinati interpreti del repertorio della musica delle quattro province, entrambi originari del territorio. Il duo si è formato nel 2010 e nel Giugno 2014 ha realizzato il primo lavoro d’incisione intitolato “Capitolo I…Per Caso”. Dall’incontro con Daniele Bicego è nata un’esperienza in trio che vive della continua lotta o gioco tra passato e presente, tra arcaicità e modernità, tra müsa e fisarmonica amanti contendenti del piffero protagonista. Ai tre si sono aggiunti nel 2018 Giacomo Lampugnani, Cristiano Giovanetti e Fabio Casali che vantano esperienze maturate nell’ambito del rock e del jazz in varie formazioni oltrepadane.
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