VOGHERA 24/03/2021: Campagna vaccinale anti-covid19. La testimonianza del dottor Michele Grandi
VOGHERA – Il dottor Michele Grandi, medico di base di Voghera, impegnato sul fronte delle vaccinazioni anti Covid, interviene per raccontare la sua esperienza.
“Quella che è stata annunciata come una campagna vaccinale senza precedenti dal Ministro della Salute Speranza si sta rivelando un flop senza precedenti”. E’ l’opinione del Dr. Michele Grandi, a proposito della vaccinazione anti-Covid19. Il medico di base vogherese trae spunto ancora una volta dalla sua esperienza professionale e afferma: “La televisione ci fa vedere l’organizzazione dei grandi centri vaccinali in cui sfilano i politici o viene somministrato il vaccino al Presidente Mattarella che, con grande senso civico, si mette in coda come un semplice cittadino; ma la realtà, purtroppo, non è solo questa. Anzi, la vaccinazione capillare sul territorio, affidata prevalentemente a noi medici di Medicina Generale, è un vero e proprio percorso ad ostacoli. Innanzitutto l’acquisizione del consenso informato da parte del paziente richiede un tempo di 20-30 minuti, in quanto occorre compilare un modulo che consta di 11 pagine e poi, una volta somministrato il vaccino, il paziente deve essere tenuto in osservazione per almeno mezz’ora. E’ chiaro che, impiegando circa un’ora per vaccinare ogni singolo paziente, viene sottratto tempo all’attività clinica routinaria, fortemente gravata da incombenze burocratiche (ricette, impegnative, consulenze telefoniche, visite).
Un supporto alla nostra attività sarebbe potuto provenire da personale di segreteria e infermieristico assegnato ai nostri studi, che l’ATS aveva promesso di fornirci con i fondi stanziati dalla Regione Lombardia ma che finora non ci è stato assegnato. Inoltre, i vaccini che vengono somministrati a domicilio sono preparati in modo tale che una fiala contiene 10 dosi e, una volta aperta, deve essere utilizzata in 6 ore per cui dobbiamo vaccinare 10 persone in 6 ore: un’evenienza praticamente impossibile se si tiene conto anche del tempo necessario per lo spostamento da un’abitazione all’altra. Con molta difficoltà mi sono organizzato al fine di non far mancare il vaccino ai miei assistiti che presentano difficoltà ad accedere ai centri vaccinali, predisponendo i moduli compilati con i dati anagrafici ed anamnestici e inoltrando la richiesta dei vaccini ma, quando tutto era pronto, i vaccini non sono arrivati perché mancano le dosi – è stata la risposta di ATS – che devono essere garantite a chi ha già ricevuto la prima somministrazione. Infine, la vicenda riguardante Astra Zeneca ha contribuito a rallentare la campagna vaccinale”.
“Non so di chi siano le responsabilità di questo fallimento – conclude Grandi – e non voglio puntare il dito contro nessuno perché le difficoltà esistono ma faccio appello ai politici affinchè non facciano vedere una realtà che non è proferendo parole inutili ma agiscano in concreto per risolvere i problemi che una campagna vaccinale così di massa inevitabilmente comporta.”
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