VOGHERA 14/04/2025: Pubblico delle grandi occasioni al Teatro Valentino per la cerimonia di consegna del Premio Arbasino
VOGHERA – La parola come presidio di civiltà, per riabituarci a utilizzarla con precisione, consapevolezza e varietà, in una società che sembra vivere solo di immagine, è stata il filo rosso dell’evento conclusivo della 2^ edizione del Premio Letterario Alberto Arbasino, istituito e promosso dal Comune di Voghera, dove il grande scrittore era nato nel 1930.
E nel quinto anniversario dalla scomparsa di Alberto Arbasino, la parola ha ispirato appunto la serata di scena al Teatro Valentino Garavani di Voghera, dedicata alla consegna del riconoscimento al vincitore 2025, lo storico e diplomatico Maurizio Serra, scelto per la sua carriera di saggista e per un’opera, Scacco alla pace. Monaco 1938, edita Neri Pozza. Con la Giuria del Premio Arbasino, presieduta dallo scrittore Giorgio Montefoschi – affiancato dallo storico della letteratura Andrea Cortellessa, dal critico letterario Raffaele Manica, dal Segretario Generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi, dallo scrittore e giornalista Michele Masneri e dalla scrittrice Elisabetta Rasy – il pubblico delle grandi occasioni accorso al Teatro Garavani ha applaudito il direttore artistico Massimiliano Finazzer Flory, che proprio ad Alberto Arbasino ha dedicato alcune letture capaci di valorizzare il ‘senso della parola’ di cui Arbasino è stato ideale ambasciatore, e che oggi si cerca di tramandare alle giovani generazioni.
«Proprio per questo – ha sottolineato il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli – il Premio Arbasino ha voluto dotarsi quest’anno di una ulteriore sezione dedicata alle scuole, per far conoscere anche alle giovani generazioni la figura di un intellettuale capace di raccontare il suo, il nostro tempo con stile, ironia e profondità, lasciando un segno indelebile nella cultura italiana e nella memoria della città». Ecco dunque, in un ideale passaggio di testimone fra generazioni, che insieme all’opera di Maurizio Serra, così straordinariamente attuale per quello “Scacco alla pace” e alle democrazie europee che presenta inquietanti analogie fra Monaco 1938 e il nostro tempo, il Premio Arbasino ha voluto promuovere anche l’impegno degli studenti della classe VA del Liceo Scientifico IIS Galilei di Voghera ai quali è andata la prima edizione del Premio speciale Scuola Arbasino: sono i diciottenni Lorenzo De Stefanis, Riccardo Silva e Alessandro Giovanetti, ai quali si è unita la studentessa Sofia Pietrasanta, che ha ricevuto la menzione speciale della Giuria.
«Anche la seconda edizione del Premio Arbasino ha permesso di premiare e portare su questo palcoscenico una personalità di altissimo livello culturale, che lo stesso Alberto Arbasino avrebbe volentieri premiato», ha dichiarato Giorgio Montefoschi sottolineando che anche sul fronte del riconoscimento per i giovani, «la Giuria ha registrato alcuni elaborati di straordinaria competenza». «Il suo stile ha fatto scuola, Alberto Arbasino è per tutti un Maestro – ha ricordato il direttore artistico Massiimiliano Finazzer Flory – e la sua scrittura oggi rimane esempio di un dovere civico di ogni cittadino contro la volgarità estetica del nostro tempo».
Maurizio Serra, diplomatico, storico e scrittore italiano nato a Londra (1955) si è laureato in Storia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1977 e ha intrapreso l’anno successivo la carriera diplomatica nelle sedi italiane di Berlino Ovest, Mosca e Londra, esercitando poi la carica di ambasciatore presso l’UNESCO a Parigi (2010-13) e presso l’ONU a Ginevra (2013-18). Nel 2020 è stato nominato – primo e tuttora unico italiano – tra i quaranta immortali dell’Académie française nel seggio appartenuto a S. Veil. Parallela a quella diplomatica, ha svolto un’intensa attività di ricerca: pluripremiato saggista e biografo (Malaparte. Vies et légendes, 2011, trad. it. 2012, Premio Goncourt per la biografia; Antivita di Italo Svevo, 2017; D’Annunzio le Magnifique, 2018, trad. it. L’Imaginifico. Vita di Gabriele D’Annunzio, 2019, Prix Chateaubriand e Premio internazionale Viareggio-Versilia), Tra le sue opere più recenti si segnalano Amori diplomatici (2021), che ne segna l’esordio nella narrativa, il saggio storico Le mystère Mussolini (2021; trad. it. Il caso Mussolini, 2021) e la monografia su Curzio Malaparte Scacco alla pace. Monaco 1938 (2024). È stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2021.
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