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VOGHERA – L’aria di primavera ha sempre un non so che di incantevole e ineffabile: la magia del sole che ha già ricamato con pratoline il manto erboso del cortile; le foglioline della siepe che ridisegnano la mise dei vasi bianchi posti all’entrata; le voci che dalle aule rompono, euforiche, il silenzio.

La scuola di San Vittore, da qualche settimana, appare come un cosmo in fermento. Esprime la contentezza di spazi che hanno finalmente riconquistato la loro carica umana nonché l’entusiasmo naturale che, in questa fase dell’anno, si manifesta per un appuntamento speciale: il giorno della visita dei futuri remigini ai bambini di classe prima. È un momento di festa, reso ancora più intenso dalla consapevolezza che un “futuro molto prossimo” si sta presentando con faccini dolci e occhioni sognanti .

La continuità è sempre un evento importante. Le maestre di Prima e le maestre della Scuola d’infanzia lo organizzano con attenzione e, nei giorni che lo precedono, si coglie un spirito effervescente, intriso del sapore dei buoni rapporti umani e di competenze professionali uniche.

Si allestiscono spazi, si progettano attività, si librano emozioni che pervadono ogni angolo .

Eccoli arrivati! Sono piccoli, sono belli , sono una carica di vita.

Accompagnati dalle maestre Anita e Margherita i bambini della Scuola d’infanzia “Valle” entrano, inondando di allegria l’atrio e facendo risuonare la grande scala con un calpestio impaziente.

Sulla porta dell’attuale classe prima, la maestra Elena fa capolino: sorride e avvisa i suoi primini dell’arrivo dei “nuovi piccoli”.

I grandi tavoli al centro del corridoio si popolano di volti sorridenti, ancora illuminati da tutti i meravigliosi dentini da latte. Abbracci, risate, gridolini e poi tutti insieme a raccontarsi, conoscersi, riconoscersi. Il tempo vola e la nuova realtà trasuda già il calore di luogo caro e accogliente.

Un’oretta trascorsa insieme, scandita da un gioco per conoscersi e lo scambio di simpatici regalini realizzati dai bambini.

Una scatola gremita di caramelle e una merenda condivisa hanno infuso la dolce energia all’evento.

La scuola si è lasciata esplorare in tutti i suoi spazi: certo che è davvero bella la nuova San Vittore!

Ma se a settembre ci sarà chi intraprende il nuovo cammino formativo, a giugno ci sarà chi lo ha ultimato: le presentazioni tra i protagonisti del passaggio di consegne è stato un momento suggestivo. I ragazzi di Quinta hanno condiviso lo stesso banco e la propria sedia con i futuri alunni: ogni fermo immagine è diventato una pennellata di quell’ affresco umano irripetibile che la scuola sa donare.

a cura della scuola