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PAVIA – Svolta nella vicenda del cane preso a pugni in testa dal suo padrone clochard in centro a Pavia (come mostra chiaramente un video pubblicato su Facebook nei giorni scorsi… e non preso a schiaffi, come raccontato da alcuni).

I cani sono stati sequestrati e messi in sicurezza.

A spingere la vicenda verso questo epilogo sembra sia stato l’intervento dell’attivista per la difesa degli animali Enrico Rizzi, che ieri è intervenuto in maniera durissima sulla vicenda sollevando possibili mancanze da parte del Comune.

Rizzi aveva accusato il Comune sia di essere a conoscenza della vicenda del clochard e dei cani (vicenda che era stata segnalata al Comune stesso da una consigliera comunale, l’attivista durante una diretta Facebook aveva mostrato una comunicazione inviata all’amministrazione comunale dalla consigliera); sia di non aver applicato il regolamento comunale, che prevede il sequestro dei cani in caso di utilizzo per l’accattonaggio.

Per rincarare la dose Rizzi aveva promesso di venire dal centro-sud Italia, dove abitualmente opera, a Pavia per denunciare sia il clochard, sia il Comune per omissione d’atti d’ufficio.

Prese di posizione dure le sue, che avevano indotto il sindaco a chiedere di abbassare i toni.

Quest’oggi la svolta, con il sequestro dei cani.

Salutando il buon esito della vicenda, Enrico Rizzi ha comunque confermato che sabato sarà in città.

“Sono felice per quei cani adesso distanti dal loro aguzzino, ma sabato manterrò il mio impegno e sarò nella sua città -ha commentato Rizzi rivolgendosi al Sindaco Lissia -.  Chi ha sbagliato deve pagare davanti alla Giustizia per tutti i mesi in cui nulla è stato fatto nonostante numerosi interventi su richiesta dei cittadini. Sconti per nessuno, anche se si indossa una divisa (e anzi, a maggior ragione dovrebbe conoscere le leggi)”.