PAVIA 04/03/2025: Da sabato all’Urban Center la mostra fotografica “La casa del pittore”
PAVIA – “La casa del pittore” è una mostra fotografica che verrà inaugurata Sabato 08/03/2025 presso lo spazio Urban Center, sala Sapere del Palazzo Broletto di Pavia. La mostra fotografica documenta l’esplorazione di una dimora abbandonata nel Novese, un tempo appartenuta al pittore Aldo Coscia, il “Poeta della Frascheta”. Il progetto racconta il recupero temporaneo delle sue opere, la tensione tra oblio e riscoperta, e il potente legame tra arte e transitorietà.
LA CASA DEL PITTORE… è un progetto ideato e realizzato da Biancoshock e Marcella Milani. Durante un’esplorazione urbana, i due artisti si sono introdotti in una casa abbandonata situata nel Novese, completamente inghiottita dalla vegetazione. Osservando gli oggetti e i documenti presenti nell’abitazione, hanno scoperto che apparteneva ad Aldo Coscia, noto come il “Poeta della Frascheta”, pittore paesaggista che in quella dimora ha realizzato gran parte della sua produzione artistica.
L’artista è scomparso nel 2009 senza eredi e, da oltre 15 anni, la sua casa, insieme alle sue opere e al suo archivio, versa in uno stato di totale abbandono. La dimora del pittore conserva ancora oggi un’aura intensa e suggestiva, dove la sua presenza sembra persistere tra gli oggetti e le tracce del tempo.
Il contrasto tra il degrado dell’abbandono e i colori vividi delle tele appese alle pareti, insieme ai materiali artistici disseminati nel laboratorio, amplifica il forte impatto emotivo del luogo, trasformandolo in uno spazio di memoria e di evocazione.
Dallo studio del pittore, i due artisti hanno prelevato disegni, tele e documenti per esporli al pubblico nella mostra “Il poeta della Frascheta”, organizzata e curata da loro stessi presso lo Studio d’Arte 99 di Pavia nel giugno 2024. Questa operazione è stata non solo un omaggio alla dedizione e al talento di Coscia, ma anche un tentativo di esorcizzare una delle paure più profonde di ogni artista e, in fondo, di ogni essere umano: quella di essere dimenticato. Attraverso l’azione performativa, La casa del pittore si è trasformata in un luogo di incontro e sinergie, in cui la materialità, la corporeità, l’atmosfera e gli affetti ricodificano lo spazio.
Il processo di sconfinamento messo in atto dagli artisti – dal primo ingresso nella dimora al prelievo dei dipinti, dalla loro esposizione pubblica fino all’ultimo ritorno nella casa – assume molteplici significati simbolici.
Al termine dell’esposizione, le opere sono state riportate nello studio del pittore e riposizionate esattamente nel punto in cui erano state trovate. La performance, violando l’isolamento della casa e mostrando i dipinti al pubblico, ha temporaneamente interrotto la loro storia di oblio. L’atto finale della restituzione delle opere integra e completa il percorso, suggerendo che la consapevolezza dell’effimero e dell’ineluttabile può trovare una risposta proprio nella loro accettazione. “La Casa del Pittore” è una mostra fotografica che documenta questo viaggio artistico, ripercorrendo ogni fase dell’intervento e offrendo uno sguardo su ciò che resta, e resiste, al passare del tempo. Durante il vernissage sarà presentata una pubblicazione dedicata al progetto, stampata in tiratura limitata.
Date e orari
Da Sabato 8 a Domenica 16 Marzo 2025. Vernissage: 8 Marzo – Vernissage dalle 17:00 alle 20:00 Luogo: Urban Center – Piazza della Vittoria, 15 – Pavia Orari: 9 – 15 – 16 Marzo | 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00 10 – 11 – 12 Marzo: su appuntamento 13 – 14 Marzo: 16.00 / 20.00
GLI ARTISTI.
BIANCOSHOCK
Biancoshock (1982) è un artista italiano riconosciuto a livello internazionale per i suoi interventi urbani dal forte impatto visivo e veicoli di messaggi sociali. Il suo progetto artistico inizia nel 2004. Sin dall’inizio, l’artista si esprime principalmente attraverso installazioni urbane indipendenti, diverse tra loro per tecnica, materiali e soggetti, ma unite dallo stesso intento: offrire uno spunto di riflessione – talvolta ironicamente, altre volte provocatoriamente – al passante, cercando di disturbare emotivamente la sua routine quotidiana. Il percorso dell’artista – che oggi supera i 1.200 interventi realizzati in più di 31 Paesi nel mondo – spazia tra diverse modalità espressive come le installazioni urbane, le sculture, le performance, azioni artistiche che rimandano al situazionismo e opere concettuali. Ha partecipato ai più importanti Festival internazionali di arte urbana e ha esposto i propri lavori in 18 Paesi diversi; parlano di lui le più autorevoli riviste internazionali di settore e i grandi gruppi editoriali (The Independent, CNN, El Pais, Huffington Post, Corriere della Sera, etc.). Tra le prestigiose partecipazioni, nel 2014 è stato invitato al TEDx di Oporto per presentare il suo progetto artistico.
MARCELLA MILANI
Marcella Milani nasce il 6 luglio 1974 a Pavia, da famiglia profondamente legata alla città. Fotografa dal 1996, professionista pubblicista freelance, ha pubblicato e pubblica per quotidiani e periodici nazionali. Dal 2006 è fotografa del Corriere della Sera sul quale pubblica sulle pagine nazionali servizi di cronaca, inchiesta, attualità e cultura. I suoi progetti e le sue indagini sulle aree urbane dismesse, sui luoghi dell’abbandono industriale, sono stati presentati in tre grandi mostre “Urbex Pavia viaggio fotografico nelle aree dimesse”, “Mente Captus spazi e silenzi dell’ex manicomio di Voghera” , “Exit hotel fantasma in provincia di Pavia”, che hanno avuto vivissimo successo di pubblico e di critica ben al di fuori della città di Pavia. La sua ricerca di documentazione storica e insieme di riconosciuto valore fotografico continua in altre zone dell’Italia dove l’abbandono è già presente o incombe.
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