VIGEVANO 14/02/2025: Agente infedele e lancio di pacchi dal muro. Così entravano in carcere droga e cellulari. Chiesto il rinvio a giudizio per 9 persone
VIGEVANO – Un’attività d’indagine svolta congiuntamente dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza e dagli agenti della Polizia Penitenziaria di Vigevano, ha permesso di disvelare un sistema mediante il quale i detenuti della Casa di Reclusione di Vigevano riuscivano a farsi recapitare merce illecita all’interno dell’istituto, avvalendosi dei propri familiari, oppure di un agente infedele della Polizia Penitenziaria in servizio.
Tramite le indagini – si apprende da un comunicato a firma del procuratore di Pavia Fabio Napoleone è stato, infatti, individuato un agente che, dietro compenso economico, ha introdotto più volte all’interno del carcere oggetti non consentiti, quali cellulari o sostanza stupefacente di vario tipo; infatti è emerso che i detenuti, una volta d’accordo con l’agente, provvedevano a metterlo in contatto con i loro familiari o amici all’esterno del carcere, i quali recapitavano a quest’ultimo il materiale da introdurre all’interno dell’istituto, oltre al suo compenso.”
Le attività svoite, inoltre, hanno permesso di individuare un altro sistema di introduzione di sostanza stupefacente all’interno del carcere, mediante lancio di pacchi dalla recinzione
esterna della Casa di Reclusione.
“Quest’ultima attività – spiega la Procura – ha consentito di arrestare in flagranza di reato n.4 soggetti, tra cui colui che forniva la sostanza stupefacente da introdurre all’interno dell’istituto penitenziario, e contestualmente è stata sottoposta a sequestro la sostanza stupefacente.”
La Procura infine evidenzia che nei confronti di nove soggetti coinvolti a vario titolo nei fatti reato con particolare riguardo alle violazioni di cui agli artt. 319, 321, 326, 391 ter e art. 73 co. 1 e 80 lett. g d.P.R. 309/1990 ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio.
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