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PAVIA -Simone Verni (Coordinatore provinciale M5s Pavia) interviene sul caso di lavori che le ferrovie dovranno fare al ponte sul Po di Bressana, che prevede disagi sia per i pendolari che per gli automobilisti.

Scrive Verni: «Chiudere il ponte di Bressana è una follia. In un contesto in cui non passa giorno in cui i pendolari e, più in generale, i viaggiatori pavesi non siano costretti a subire disagi e ritardi, trovo incomprensibile e insostenibile l’ipotesi che il ponte chiuda la prossima estate, al fine siano realizzati i necessari interventi manutentivi. Su quel ponte transita il traffico ferroviario verso Milano proveniente da quattro regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria e Toscana) come si può pensare di appiedarlo? Pretendiamo, da chi governa il Paese e Regione Lombardia, altre soluzioni per realizzare i lavori senza gravare ulteriormente sulla qualità del servizio offerto ai cittadini. Anche in funzione del fatto che a governare sono gli stessi che cinque anni fa avrebbero dovuto attivarsi per costruire il nuovo ponte (si legga in proposito la risoluzione 42/2020 votata all’unanimità) e che non hanno mosso un dito. Se oggi avessimo il ponte nuovo, non ci sarebbero problemi. Invece, in questi anni, gli sforzi economici del governo si sono concentrati sul progetto relativo al Ponte sullo Stretto di Messina, unica opera che sembra interessare al ministro Salvini. Nonostante sia ormai acclarato che l’unico mezzo di trasporto che funziona in Italia sia la nave che riporta i migranti avanti e indietro dall’inutilizzabile centro in Albania. Se la demagogia dispensata a profusione da Salvini, Meloni e dai politici di destracentro fosse un mezzo di trasporto, oggi ci sposteremmo col teletrasporto», conclude il coordinatore provinciale del M5s Pavia, Simone Verni, in merito all’ipotesi di chiudere il ponte di Bressana la prossima estate.