VOGHERA 27/12/2024: Ferrovia. Raddoppio della linea Milano-Genova. Partita la fase degli espropri. Preoccupazione in città. La nota esplicativa del Comune e le misure prese per fare chiarezza
VOGHERA – Prosegue spedito il progetto di raddoppio della linea ferroviaria Milano-Genova. Nei giorni scorsi è stata avviata la fase degli espropri, per ricavare i terreni utili sia a piazzare i nuovi binari, sia a installare i relativi (temporanei) cantieri.
Il Progetto era stato presentato da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) in un dibattito pubblico avvenuto il 26 ottobre del 2022.
Obiettivo del progetto – in cui il Comune di Voghera non è direttamente responsabile del procedimento ma monitora la procedura “per garantire trasparenza e dialogo con le parti interessate” -, è “migliorare i collegamenti tra Genova e Milano sul canale europeo Genova – Rotterdam”.
Vista la comprensibile agitazione scaturita in città dall’avvio della nuova fase, il Comune ha emanato alcune informazioni per coloro che, in qualche modo (non tutti subiranno l’esproprio) saranno convolti nelle operazioni “Quadruplicamento”.
Nella Nota (“relativa alla comunicazione di avvio del procedimento volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e/o asservimento sulle aree occorrenti ex art. 1l del DPR 327/2001 e s.m.i. e alla dichiarazione di pubblica utilità ex art. 16 del DPR 327/2001 e s.m.i., nell’ambito del Progetto RFI di fattibilità tecnica ed economica del Quadruplicamento della linea ferroviaria Tortona – Voghera”), come prima cosa si “evidenzia la valenza sovranazionale dell’intervento, in quanto la progettualità si inserisce sul canale Genova Rotterdam, all’interno delle linee ferroviarie europee.”
Poi, in merito all’avviso di avvio del procedimento, si spiega uno dei problemi sorti con la comunicazione di Dicembre di Rfi: ossia che “sono stati indicati i soggetti interessati dall’intero piano particellare, senza distinguere le diverse categorie di aree e fabbricati interessati dalla procedura per la dichiarazione di pubblica utilità. “
In particolare, si legge nella Nota, “Una categoria compresa nell’avviso è rappresentata da un cospicuo numero di edifici che, malgrado le barriere antirumore previste dal progetto, risultano ancora ‘ricettori di emmissioni acustiche’ e necessitano quindi di interventi specifici e puntuali, quali adeguamento serramenti ecc.”
Per questi ultimi, localizzati soprattutto in zona rondò Carducci, a nord della linea ferroviaria, e in via Matteotti, a sud della linea, “non si tratta di espropri, ma di adeguamenti a carico delle Ferrovie”, si spiega.
“Per le residue aree – aggiunge la Nota -, alcune saranno soggette ad occupazioni temporanee per l’esecuzione delle opere e per i depositi temporanei delle terre da scavo; mentre altre saranno soggette a vincolo per esproprio finalizzato all’acquisizione degli spazi necessari ai nuovi binari: tali aree sono situate in una fascia immediatamente a ridosso dell’attuale linea ferroviaria Tortona Voghera.”
“In quest’ultimo caso ( fascia immediatamente a ridosso dell’attuale linea ferroviaria Tortona Voghera ndr) – conclude la Nota – si tratta perlopiù di terreni agricoli, mentre un numero limitato di edifici privati è interessato, in particolare in prossimità dell’intersezione con la linea ferroviaria all’altezza del sottopasso di via Angelo Cignoli.”
I cittadini coinvolti nel progetto, hanno (entro il 20 gennaio 2025) la possibilità di visionare il progetto per capire come la loro singola proprietà sarà convolta, recandosi – previo appuntamento telefonico al 334/6833009 o via email mazzia@italferr.it – nella sede di Italfer, in via Scasellini 14 a Milano.
Inoltre, i cittadini coinvolti potranno anche formulare le proprie osservazioni (via raccomandata A/R o via Posta elettronica Pec: proc-aut-espro@legalmail.it) al dirigente della S.O. Permessualistica, espropri e subappalti di Italferr, in via Vito Giuseppe Galati 71, Roma.
Per venire incontro alle necessità di chiarezza dei cittadini coinvolti (che, nel timore di perdere la proprietà, subire danni materiali o svalutazioni dei loro immobili, hanno già costituito un “Comitato anti esproprio ferroviario”), l’Amministrazione Comunale ha messo in campo alcune azioni: che vanno dalla “richiesta di contatti con RFI per chiedere 30 giorni di proroga per le osservazioni dei cittadini”; alla “organizzazione di Incontri Informativi nel Gennaio 2025 allo scopo di chiarire i dettagli del progetto, rispondere a domande specifiche e facilitare la partecipazione dei cittadini coinvolti”; alla “messa a disposizione dell’Ufficio Tecnico del Comune per ascoltare preoccupazioni e fornire supporto.”
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