VOGHERA 16/12/2024: Lavoro amicizia e cultura al pranzo della “Verificatori associati Italiani” di Achille Cester
VOGHERA – Ancora una volta il pranzo aziendale di Natale e fine anno della “Verificatori associati Italiani”, si è tenuto al ristorante Selvatico di Rivanazzano terme. Sabato alle 12 il locale oltrepadano si è riempito in ogni ordine di posti di colleghi, collaboratori, amici, più che mai uniti dall’attività lavorativa comune ma anche e forse soprattutto dal profondo rapporto di fiducia con il fondatore Achille Cester, ingegnere oltrepadano noto per la sue instancabili attività, che spaziano in molteplici campi che vanno ben al dià della stretta professione di verificatore esperto in radioprotezione, dal sociale alla cultura.
Tema sottotraccia dell’appuntamento conviviale, non solo il lavoro ma soprattutto il buon lavoro, fatto principalmente di buoni rapporti fra le persone.
“‘Non chiederti cosa può fare la Nazione per te ma cosa puoi fare tu per la Nazione’, sembra una di quelle frasi che se la senti la sera poi stai male per tutta la notte – ha detto ironico Cester -. In realtà ci dice che tu devi partecipare attivamente alla comunità di cui fai parte, perché il fatto di essere parte di una comunità ti permette di sconfiggere le avversità della sorte e di raggiungere gli obiettivi che ti eri prefissato.”
In tema di buon lavoro e di buon clima lavorativo Achille Cester ha avvertito, fra l’altro, anche della strisciante pericolosità del nuove tecnologie nell’ambito della organizzazione aziendale.
“Io odio le mail – ha detto Cester, grande fautore dei rapporti umani ‘diretti’ -. Le considero una carta di bassa qualità: perché producono risposte automatiche che portano a inseguirsi a colpi di messaggi per tutto il giorno, senza mai arrivare alla soluzione. In giro ci sono aziende enormi – ha aggiunto -, dove la forma prevale sulla sostanza e dove di email se ne mandano montagne, senza che nessuno alla fine ci ragioni davvero sopra.” Per poi concludere. “Quando sono stato amministratore delegato di una grossa società multinazionale le avevo proibite: perché alla fine tutti si mandavano le mail da una scrivania all’altra, perdendo così il concreto di quello che dovevano dire e poi fare.”
Sul successo della Vai ha preso la parola l’amico e collega Leo Pera, che ha anche tracciato una “sintesi del personaggio”, del fondatore.
“E’ un uomo pieno di passione e spirito di squadra. Affronta ogni sfida con una ferma convinzione, a tutti i livelli – ha detto Pera esponendo concetti ben noti a chi conosce Achille Cester –. E’ un profondo fautore della libertà: libertà individuali… anche libertà di culto e di spirito imprenditoriale. Con le sue coraggiose iniziative ha saputo promuovere ed elaborare idee e proposte fondate sui principi della libertà di mercato, di concorrenza, di tutela della proprietà, di libera intrapresa e in particolare di ricerca.”
“Tutte cose che hanno permesso – ha aggiunto Leo Pera -, e noi ne siamo la testimonianza, a tante famiglie di godere pienamente dei frutti della sua produttività e del suo ‘gioiello di famiglia’… che è la Vai: la Verificatori associati italiani.”.
Chi è Cester? “E’ un’intelligenza creativa. È capace di essere concreto e anche visionario. E’ capace di risolvere i problemi. È un imprenditore che ha delle doti umane (nota la sua missione in aiuto della popolazione ucraina ndr) e anche delle passioni. Chiedetegli un qualcosa e lui vi darà sempre la sua disponibilità. Non è un imprenditore avido: il suo insegnamento è che la molla che muove tutto non è il solo profitto ma è un qualcosa di molto più importante: è l’orgoglio di fare ciò in cui si crede.”
Achille Cester viene anche sintetizzato come “uomo di conoscenze a 360°” i cui interessi, sempre perseguiti con un’ottica di coesione, si sono ampliati in più ambiti.
Fra questi c’è anche quello culturale, nel senso più elevato del termine. Per questo al pranzo era presente Enza Lami, già a capo della Segreteria del Senato al tempo del presidente Marcello Pera, che ha presentato il progetto del quale Achille Cester è stato pietra angolare, non solo come finanziatore ma come “trascinatore”: un “libro” sul grande musicista Giacomo Puccini.
“Volevamo fare un libro che fosse completo anche della musica di Puccini– ha spiegato Lami -. Volevamo fare un libro in cui fosse possibile leggere tutto di Puccini ma che allo stesso tempo desse la possibilità di far sentire la sua musica. Un’idea abbastanza ardita che, se non ci fosse stato Cester, non si sarebbe mai realizzata.”
Il libro, fatto in collaborazione con l’editore Guardamagna, è un fine prodotto artigianale, in cui accanto alla pregiata carta utilizzata per le pagine e alla speciale copertina… e alla rilegatura a mano, è stato inserito un moderno tablet, dal quale poter ascoltare le musiche del grande compositore italiano.
Al pranzo ha portato il suo saluto il presidente della Provincia Giovanni Palli, che si è detto onorato di presenziare all’incontro di un’importante realtà territoriale come quella di Vai di Achille Cester.
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