VogheraNewsPavia

VOGHERA – L’atletica leggera come la conosciamo noi, è stata codificata dagli inglesi. Verso la metà del secolo XIX. Ecco perché si corrono 400,800,1500 metri. Invece di 500,1000 metri. E sempre per questo motivo, altezze ostacoli e peso attrezzi sono spesso legati a misure inglesi. In Italia questo sport ebbe inizi legati soprattutto alla corsa lunga. E anche alla marcia, sempre su lunghe distanze. Il primo atleta pavese che ha partecipato a un campionato italiano assoluto. E’ stato nel 1902 Emilio Gavino della società Juventus Pavia. Gareggiò nella 30 km. di marcia, piazzandosi al terzo posto. Nel 1906 la 25 km. di corsa si disputò a Milano. Ottavo posto per Francesco Quarleri. Atleta della società Unione Ginnastica Voghera. Quarleri ebbe una seconda partecipazione agli italiani assoluti. Fu nel 1909 a Milano. Stavolta la gara di corsa era su 40 km. Quarleri giunse terzo in 3h02’00”. Bisogna nel valutare questi risultati, collocarli nel loro tempo. In un epoca in cui non esistevano scarpe specifiche, metodiche di allenamento moderne. Quarleri e Gavino erano certamente pionieri. E i loro risultati appaiono oggi significativi. Poi ci fu la Prima Guerra Mondiale. L’attività sportiva fu ridotta parecchio. Nel 1919 il campionato nazionale di maratona venne disputato a Milano. Alfredo Razzini dello Sport Club Pavia si piazzò settimo. Natale Ciambielli, dello stesso club figura ritirato. La corsa campestre si svolse a Monza il 2 marzo. Quindicesimo posto per Pietro Lonato di Pavia. Nel 1918 sui 5000 metri in pista, Antonio Cassiani (SC Pavia) ottiene 16’06”0. Che gli vale un posto tra i migliori italiani dell’anno. Anche nel 1919 un pavese tra i migliori nazionali dei 5000 metri. E’ Pietro Lanati che realizza il tempo di 16’03”0. La maratona vede un pavese sugli scudi nel 1920. Si gareggiava su 41 km. a Palazzolo Milanese il 1 agosto. E Alfredo Razzini di Pavia si impone in 2h51.00. Allora la distanza non era ancora codificata. Si gareggiava su 41 o 40 km. Dobbiamo agli inglesi anche i 42,195 km. attuali. Derivanti dalle olimpiadi di Londra 1908. Questi sono gli atleti pavesi, che si sono distinti a livello nazionale prima degli anni venti. Matteo Piombo