VOGHERA 20/11/2024: Alla casa circondariale di Voghera il libro su Fabrizio Poggi di Serena Simula
VOGHERA – Alla casa circondariale di Voghera si è tenuta la presentazione del libro Believe – Conversazioni con Fabrizio Poggi (Arcana) di Serena Simula, nell’ambito degli incontri del club del libro che Nicola Affronti e Camilla Sernagiotto da anni organizzano all’interno del carcere.
La giornalista e scrittrice vogherese ha dato alle stampe un libro biografico in forma di intervista su Fabrizio Poggi, armonicista blues di Voghera riconosciuto in tutto il mondo tra i nomi più importanti di questo genere musicale. Presso il teatro interno della casa circondariale, si è tenuta la presentazione del volume, alla presenza dell’autrice, di Poggi e di sua moglie nonché manager, Angela Megassini. Oltre a raccontare e a raccontarsi, il musicista ha poi offerto un momento toccante, suonando con la sua armonica il brano spiritual Amazing Grace, alla presenza di molti ospiti della casa circondariale vogherese.
“Abbiamo voluto portare un po’ di di quella magia assaporata dai tantissimi vogheresi che hanno potuto partecipare allo spettacolo che Serena Simula ha portato al teatro Valentino Garavani”, ha detto Camilla Sernagiotto. “Anche al teatro del carcere, sono state raccontate storie che suonano davvero come parabole di un uomo che ha sfidato il destino, cambiando le regole del proprio fino a diventare un musicista blues di fama internazionale benché la sua provenienza non sia certo targata New Orleans bensì Oltrepò pavese. La testimonianza di Fabrizio Poggi e il racconto di Serena Simula hanno entusiasmato i presenti, dando spunti di riflessione e infondendo linfa vitale a tutti”.
“Desidero esprimere la mia soddisfazione per la presentazione alla Casa Circondariale nel nostro Club del Libro, del libro Believe scritto da Serena Simula – commenta Nicola Affronti (consigliere comunale e vice presidente del “Circolo Culturale il Vogherese” -. Questo libro rappresenta non solo una celebrazione della vita e dei successi artistici di Fabrizio Poggi, un talentuoso musicista blues vogherese e finalista ai Grammy, ma anche un’importante opportunità per valorizzare la cultura musicale che caratterizza il nostro territorio. La narrazione di Serena Simula riesce a trasmettere l’essenza dell’arte di Fabrizio Poggi, la sua dedizione e il suo impegno nel panorama musicale internazionale. È fondamentale che la nostra comunità conosca e apprezzi le storie di eccellenza che ci circondano, e Believe è un ottimo esempio di come la musica e la cultura possano ispirare e unire le persone”.
“Quella alla casa circondariale di Voghera è stata una delle presentazioni più coinvolgenti tra quelle fatte da quando, lo scorso giugno, è uscito in libreria Believe – spiega Simula -. Era giusto e particolarmente importante portare anche qui, dove per coltivare i propri sogni ci vogliono tanta tenacia e coraggio, il messaggio del libro, che insegna a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà e alle scarse probabilità di successo”.
“Tutti possono avere un sogno e non esistono barriere che lo possano fermare – aggiunge Poggi -. Questo è il messaggio di Believe che, dopo l’esperienza degli emozionanti concerti in alcuni penitenziari americani, volevo fortemente portare anche alla Casa Circondariale di Voghera”.
“È sempre toccante ritornare in questo luogo, e vedere che le persone si ricordano di te con affetto – nota Angelina Megassini -. Un’esperienza umana che sicuramente arricchisce noi che abbiamo la libertà e forse in qualche modo anche coloro che non ce l’hanno più”.
“Esprimo gratitudine nei confronti dell’artista Fabrizio Poggi e della giornalista Serena Simula per aver presentato il libro Believe alle persone detenute, ospiti di questa Casa Circondariale. La rappresentazione di un’esperienza di vita, dal significativo valore umano e artistico, si è rivelata un’importante opportunità di confronto e promozione culturale, connotata da una spiccata valenza pedagogica. Un’occasione per confermare che la cultura riveste un ruolo primario e rappresenta uno strumento essenziale nel trattamento, nella prospettiva di un positivo reinserimento sociale, di chi vive una condizione di privazione della libertà,” commenta infine il direttore della Casa Circondariale di Voghera Davide Pisapia.
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