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VOGHERA – Lunedì mattina, 4 Novembre, Voghera ha commemorato la Giornata dell’Unità d’Italia, delle Forze armate e del ricordo dei Caduti di guerra con una cerimonia (istituita in seguito a quanto accaduto il 4 novembre 1918, data dell’armistizio di Villa Giusti, con il quale è stato sancito il termine del primo conflitto mondiale) che ha coinvolto anche la Scuola Primaria De Amicis.

Gli alunni e le insegnanti delle classi terze hanno accolto con emozione la delegazione guidata dal presidente del Consiglio Comunale, Daniele Salerno, accompagnato da una rappresentanza delle Forze dell’Ordine e dall’ex Sindaco Carlo Scotti, come presidente della FIVL.La delegazione ha deposto una corona commemorativa alle lapidi situate nell’atrio della scuola, in onore ai Caduti vogheresi della Prima Guerra Mondiale.

“Il suggestivo suono de “Il silenzio militare”, dalla tromba del trombettista del Corpo musicale Città di Voghera, ha coinvolto i presenti. I bambini hanno voluto dare il proprio contributo alla celebrazione, intonando con solennità l’Inno Nazionale. È stato un momento di riflessione che ha come fine quello di sensibilizzare le nuove generazioni sul valore del passato e rafforzare il senso di comunità”, spiega la scuola.

Alle ore 8 la delegazione mobile, partita da via Gramsci, ha deposto nella città e nelle frazioni le corone di alloro in ricordo dei Caduti di tutte le guerre. In seguito in piazza Duomo si è composto il corteo, che si è diretto al Monumento di via Ricotti per l’onore ai caduti e la deposizione delle corone di alloro. Per concludere, la Santa Messa, celebrata da Don Cristiano Orezzi, presso la Collegiata di San Lorenzo Martire. Presenti le autorità civili e militari, le associazioni d’arma e gli istituti scolastici cittadini.

“Riflettiamo sul passato per trovare in esso il coraggio e l’ispirazione per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro che sia degno di chi ha combattuto per la nostra libertà. Un esempio simbolico di questo impegno è l’8 settembre 1943, quando le Forze Armate italiane decisero di difendere la dignità della nazione, consapevoli del prezzo altissimo da pagare. Quel giorno non fu solo una data di svolta storica: rappresentò una scelta di fedeltà a valori imprescindibili, un atto di lealtà verso l’Italia e la sua identità. Fu un sacrificio che continua a riecheggiare e a definire il nostro presente. Oggi, come allora, le Forze Armate italiane si impegnano con dedizione a garantire stabilità e pace, non solo entro i nostri confini, ma anche in missioni internazionali, dove si fanno portatrici di un messaggio di solidarietà e giustizia. In un contesto geopolitico in rapida evoluzione, il loro servizio non rappresenta solo una difesa materiale; è un pilastro morale, un esempio di speranza e un simbolo di un’Italia che si unisce nel nome della pace”, ha detto il sindaco durate la cerimonia.