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SPORT 02/08/2024: Atletica. La staffetta 4×100 maschile. La storia

Agosto 02
16:47 2024

SPORT Non molti nell’estate 2021 avrebbero immaginato l’impresa degli azzurri alle olimpiadi di Tokio, medaglia d’oro facendo 37”50. Un risultato strepitoso e che ha premiato tutto un settore. Non solo la velocità italiana, che di allori ne aveva già vinti. Ma le staffette, e in particolare la 4×100. Quel risultato è stato poi confermato. Con l’argento ai mondiali di Budapest del 2023 con 37”62. E il titolo europeo vinto a Roma a giugno 2024 facendo il tempo di 37”82. Così se questi recenti successi, sono conosciuti. Andiamo a vedere da cosa nascono queste imprese. Perché l’Italia non è nuova a prestazioni importanti nella 4×100.

La gara a staffetta dove noi abbiamo la migliore tradizione è sicuramente la 4×100 maschile. Eravamo già forti negli anni trenta e lo siamo rimasti anche nel dopoguerra. La nostra principale caratteristica non era nel valore dei singoli. Ma nella capacità dei nostri tecnici di aggregare atleti con personali buoni ma non eccezionali. E farli diventare una grande 4×100.

 

Se guardiamo alle sole olimpiadi la 4×100 azzurra dal 1932 (Los Angeles) al 2000 è praticamente sempre stata finalista. Unica eccezione Mosca 1980 dove non abbiamo partecipato ma non per ragioni tecniche (detenevamo dal settembre 1979 il record europeo con 38”42 fatto a Messico e avevamo con Caravani-Lazzer-Grazioli e Mennea un quartetto che avrebbe potuto vincere benissimo una medaglia, oltretutto senza Stati Uniti e altre nazioni forti nella velocità) ma per il boicottaggio dei militari, che ci avrebbe tolto mezza squadra.

 

Rilevanti, sempre alle Olimpiadi, la medaglia d’argento a Berlino 1936 e quelle di bronzo a Los Angeles 1932 e Londra 1948. Poi quarti posti nel 1956, 1960 e 1984 e quinto a Seul 1988. Brillante anche il nostro palmares nei campionati europei. Non abbiamo mai vinto ma siamo stati secondi a Roma 1974 (Oliosi-Guerini-Benedetti e Mennea) e a Barcellona (2010). Dove a 60 metri dal traguardo eravamo ancora primi. Li fu stabilito il record italiano con Donati-Collio-Di Gregorio e Checcucci. Che corsero in 38”17. Ci piazzammo poi terzi nel 1971, 1990 e 1994. Quarti posti nel 1934,1938 e 1982 e quinti nel 1954,1962, 1978 e 1986. Ai mondiali poi significativo il secondo posto a Helsinki 1983 con Pavoni-Simionato-Tilli e Mennea. Importante anche il terzo posto del 1995 a Goteborg. Mentre nel 2014 a Zurigo siamo andati in finale col quinto tempo (38”71). Ma li non abbiamo ottenuto piazzamento. Per errore nel cambio.

Le ultime due finali mondiali della nostra 4×100 sono state nel 2009 (sesta) e nel 2011 (quinta). Nel 2019 a Doha abbiamo mancato di poco la finale. Pur correndo nel nuovo record italiano di 38”11. Grazie a Cattaneo-Jacobs-Manenti e Tortu. Gli azzurri sono arrivati quarti in semifinale e decimi nella classifica totale. Molto meglio che nelle precedenti edizioni. In cui eravamo assenti (2015 e 2017) Mentre nel 2013 erano arrivati anche li decimi con 38”49.

Nei giochi del Mediterraneo abbiamo poi vinto quasi tutte le edizioni, dal 1951. Uniche eccezioni il 1959 (non partecipavamo) 1975 (secondi) e 1993 (quarti). Poi sempre primi e considerato che affrontavamo la Francia, nostra storica rivale nella 4×100, le nostre 14 vittorie hanno un significato.

 

Va ricordato inoltre che nel 1979 abbiamo stabilito il record europeo di 38”42 con Lazzer-Caravani-Grazioli-Mennea, una delle nostre grandi 4×100 storiche. Anche se il risultato è stato ottenuto in altura, a Città del Messico. Dove ovviamente le prestazioni dei velocisti sono favorite. Causa maggiora rarefazione dell’aria.

L’argento ai mondiali di Helsinki era invece stato conquistato da Tilli-Simionato-Pavoni e Mennea.

Due atleti che hanno fatto numerose 4×100 di valore con la nazionale sono Ennio Preatoni e Sergio Ottolina, velocisti capaci in staffetta di grandi prove.

Tra la altre vittore va ricordata la Coppa Europa Bruno Zauli, che con la 4×100 ci ha visto trionfare quattro volte, a Londra nel 1983, nel 1997 a Monaco di Baviera,  nel 2001 a Brema e nel 2003 a Firenze. Nella nuova formula di coppa Europa abbiamo vinto nel 2009 a Leiria (Portogallo) e  nel 2010 a Bergen (Norvegia).

 

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