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VOGHERA – Fa discutere il convegno dal titolo “Voghera: nuove opportunità per il territorio”, organizzato da FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane), in collaborazione con Scenari Immobiliari (istituto di studi, ricerche, valutazioni e sistemi informativi), durante il quale sono state spiegate le potenzialità della “rigenerazione urbana” delle aree adiacenti allo scalo ferroviario di Voghera e le possibili ricadute economiche e sociali per il territorio.

L’incontro, svoltosi al castello di San Gaudenzio a Cervesina, ha visto, fra l’altro, la partecipazione e gli interventi dei vertici degli enti organizzatori (Umberto Lebruto AD e DG di FS Sistemi Urbani e Mario Breglia, presidente Scenari Immobiliari), e delle istituzioni pubbliche (da Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia, a Elena Lucchini, assessore alla Famiglia di Regione Lombardia a Paola Garlaschelli, sindaco di Voghera); nonché la folta presenza dei potenziali investitori privati, per lo più imprenditori della logistica.

LA PROPOSTA DI FS

Come spiegato a San Gaudenzio, i circa 4,5 ettari di terreno oggetto della riqualificazione – ora abbandonato, ubicato nella parte nord della stazione, in cui insistono aree verdi selvatiche e molti edifici ferroviari diroccati -, per le Ferrovie, potrebbero essere venduti e, sfruttando la posizione della città di Voghera (fra Milano e Genova, in particolare, ma anche fra Torino e Piacenza), destinati principalmente ad attività logistiche “su gomma” (sebbene collegate alla città e con zone verdi attrezzate), ed in un secondo momento anche ad attività “logistica su ferro”.

IL PROGETTO

Il progetto (che avrebbe da un lato l’innegabile pregio di togliere dal degrado, rendendola anche più sicura, una parte della città ora abbandonata e pericolosa… viste le frequentazioni poco rassicuranti; e dall’altro, l’altrettanto innegabile difetto, di alimentare il traffico di mezzi e merci sulle già ipersfruttate e dissestate strade dell’Oltrepo pavese occidentale), ha convinto l’Amministrazione comunale vogherese (presente a Cervesina anche con l’assessore all’Urbanistica William Tura, l’assessore al Commercio Maria Cristina Malvicini e i consiglieri comunali Gloria Chindamo e Michele Calabrò).

AMMISTRAZIONE FAVOREVOLE

“L’incontro – ha commentato la sindaca Garlaschelli – ha scattato una fotografia della città di Voghera in termini di attrattività legata alla sua storia e alla sua collocazione strategica, ai futuri investimenti in termini di infrastrutture sul comparto del trasporto. Al centro del dibattito, la visione che mira a recuperare l’area dismessa in termini di ricucitura degli ambiti separati dalla ferrovia con una ricaduta importante sulle opportunità di ricchezza e rilancio sociale della città, con uno sguardo alla logistica come opportunità di naturale collegamento con il porto di Genova e con la realtà milanese”.

Favorevole anche l’assessora regionale Elena Lucchini.

“Dopo la sottoscrizione, lo scorso anno, del Protocollo di Intesa per lo sviluppo e la rigenerazione delle aree con le nuove funzioni entro il Piano Governo del Territorio ho voluto sottolineare il valore di un progetto che ho avuto l’onore di supportare già nel mio precedente incarico di membro della Camera dei Deputati. Regione Lombardia che si è distinta nell’adozione di un provvedimento relativo proprio alla ‘Rigenerazione Urbana’ è impegnata a riqualificare le aree dismesse e riconnetterle con il territorio. Per questo Voghera sarà più accessibile grazie a uno scalo ferroviario a misura di disabili, bambini e famiglie, attraverso spazi e percorsi dedicati. Per questo siamo impegnati a mantenere uno sguardo significativo all’intero contesto urbano della città, nel rispetto dell’ambiente, elemento importante per la sostenibilità del progetto nel tempo.”

OPPOSIZIONE CONTRARIA

Meno convinta, anzi decisamente contraria l’opposizione: con il Pd che ha bocciato le intenzioni delle Ferrovie sulla base di una sostanziale “diversità della visione della città”.

Scrivono fra l’altro, in un comunicato, il Circolo PD Voghera e il Tavolo Ambiente Provinciale del PD.

“La notizia del mega progetto che riguarda il polo urbano ferroviario ci impone alcune considerazioni. La prima, la più evidente, la conferma della diversità della visione della città. Per la destra un insieme di logistiche, centri commerciali e cementificazione, progetti che vanno a vantaggio di chi li realizza con il benestare dell’amministrazione e non certo della comunità viene definito “rigenerazione del territorio e opportunità di collegamento con le grandi città metropolitane vicine”.

“Questo progetto – prosegue il Pd – che viene presentato come epocale e strategico è l’ennesimo polo logistico, questa l’unica certezza, e per giunta su gomma, dove ci sono meno treni e più Tir perché le Ferrovie non investono almeno al momento sulle loro infrastrutture che rimangono non idonee e sconvenienti, ma optano per incrementare un trasporto che impatterà su viabilità e ambiente invece di potenziare i collegamenti ferroviari.”

“Ci dispiace davvero per Voghera, per noi il polo ferroviario sarebbe stata l’occasione di restituire alla città uno spazio decementato, verde e sostenibile. Ovvero un luogo trasformato in un parco fruibile per i cittadini. Pensiamo a un’area molto alberata e con spazi attrezzati, senza cemento ma con l’idea di avere spazi a disposizione per chioschi, bistro, spazi commerciali temporanei come mercatini, utilizzando affitti e plateatici per pagare la manutenzione del verde. Un’area feste e congressi, fiere e spettacoli accanto alla velostazione mai partita e alla green way. La vocazione turistica dell’oltrepo (borghi-eccellenze enogastronomiche) e di Voghera meritano di meglio che qualche migliaio di Tir.” conclude il Pd.