VOGHERA 06/07/2024: Riqualificazione del parco giochi di via Cignoli. Il Comune decide una donazione privata all’Auser da parte di Sindaco Giunta e assessore regionale Lucchini
VOGHERA – Risolvere direttamente il problema della riqualificazione del parco giochi di via Famiglia Cignoli. Con questo obiettivo, il sindaco Paola Garlaschelli, insieme all’intera giunta di Voghera e all’assessore regionale Elena Lucchini, ha optato per una donazione privata del valore di 10.000 euro, senza alcun aggravio sul bilancio comunale, ad Auser, che da oltre 20 anni gestisce il suddetto parco giochi.
“Abbiamo lavorato, in queste settimane – dichiara la sindaca Paola Garlaschelli – per risolvere il problema della riqualificazione del parco giochi di Via Cignoli gestito, da oltre 20 anni, da AUSER che, solo recentemente, ha manifestato l’impossibilità a garantire gli impegni di manutenzione previsti dalla pluridecennale convenzione tra il Comune di Voghera e l’Associazione. È certamente preoccupante che Auser, titolare di una convenzione con il Comune che prevede anche la cura e la gestione di questo spazio – aggiunge Garlaschelli -, non riesca a gestire le problematiche ed omissioni ereditate dai precedenti presidenti dell’Associazione.”
Sulla questione il Comune ha avviato un confronto nella direzione “della salvaguardia e riqualificazione del parco giochi di Via Cignoli” arrivando all’inedita decisione.
“Senza alcuna remora, insieme alla Giunta e all’assessore regionale Lucchini – precisa la sindaca -, abbiamo deciso di donare privatamente, senza alcun aggravio al bilancio del Comune e nel rigoroso rispetto della convenzione che pone solo e soltanto in capo ad Auser ogni onere manutentivo, una somma complessiva di 10.000 euro per supportare Auser nell’avvio della riqualificazione del parco giochi di Via Cignoli.”
“Un atto a favore della nostra città che spero possa essere seguito anche da altri, imprenditori locali o cittadini, che, come noi credono che insieme si possa davvero fare la differenza, costruendo una città a misura di bambino e delle famiglie”, conclude Garlaschelli.
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