VOGHERA 07/03/2024: Ex bocciodromo. L’amarezza e la proposta di un ex dirigente sportivo
VOGHERA – “Devo confessare che mi ha preso un nodo alla gola quando ho letto un articolo che ha descritto con parole e immagini circostanziate la situazione attuale dell’ex bocciodromo Merli di via Toscana, in Voghera, definito terra di nessuno e luogo pericoloso. Sembra, insomma, che il Centro Sportivo Vogherese (questa l’ultima sua denominazione), ormai chiuso da tre anni, venga utilizzato da alcuni senzatetto come dormitorio di fortuna. Inutile nasconderlo: mi è venuto da piangere.”
Chi parla è Piero Mutti (88enne, vogherese, ma residente nella vicina Casalnoceto), una vita da dirigente nel mondo delle bocce: punto di riferimento importante non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale; tant’è vero che, negli anni ’80, è arrivato addirittura alla carica di vice-presidente della Confederazione Mondiale.
“Nell’articolo” – aggiunge Mutti – si sottolinea inoltre come il progetto di cedere l’ex bocciodromo a una società milanese sia tuttora fermo. Questo, almeno, avrebbe dichiarato Cristiano Coscia, presidente della Cooperativa che detiene la proprietà dell’impianto. Per quanto mi è dato di sapere, tuttavia, non risulta che negli ultimi tre anni, cioè da quando il bocciodromo ha chiuso i battenti, sia mai stato convocato il Consiglio di Amministrazione né, tanto meno, l’assemblea dei soci. A mio parere, siamo di fronte a una situazione abnorme: una vergogna! Occorrerebbe assolutamente fare qualcosa.”
Dalle parole di Mutti emerge un immenso amore nei riguardi dello sport boccistico, da sempre legato a filo doppio con la città di Voghera e con l’Oltrepò Pavese, terra di grandissimi campioni: basti ricordare i nomi di Romano Scampoli, Carlo Figini e Serafino Gatti, solo per citarne alcuni. Nel 1973, l’allora Bocciodromo Merli aveva ospitato addirittura le fasi finali dei campionati Italiani di Bocce della specialità Raffa. A organizzarli era stato proprio Piero Mutti.
“Per ora” – sottolinea l’ex dirigente – mi sento almeno di rivolgere due appelli: il primo alla dottoressa Paola Garlaschelli, sindaco di Voghera; il secondo a Cristiano Coscia, presidente della Cooperativa proprietaria dell’impianto. Per quanto riguarda il Sindaco, comprendo perfettamente che l’Amministrazione Comunale non possa intervenire in maniera diretta sull’eventuale ristrutturazione e/o cessione dell’ex bocciodromo, dal momento che il Comune di Voghera – come detto – non è il proprietario della struttura; tuttavia, l’ordine pubblico e le problematiche relative alla sicurezza ed eventualmente alla salute pubblica attengono direttamente al Sindaco della città, che ne è responsabile. Per quanto concerne, invece, il presidente Coscia, lo prego vivamente di convocare l’assemblea dei soci e, insieme con il Consiglio di Amministrazione, di trovare al più presto una soluzione per la ristrutturazione del bocciodromo.”
“Ci potrebbe essere una valida alternativa”, continua Mutti. “Dopo aver venduto l’impianto – nel caso in cui fosse destinato ad altro uso e non fossero mantenute almeno due corsie per lo sport delle bocce – si potrebbe pensare a un’altra soluzione: individuare, di concerto con il Comune stesso, un’area all’interno della quale far sorgere una struttura, magari semi/coperta, così da venire incontro alle esigenze degli appassionati di bocce che, a Voghera e dintorni, sono ancora molti, come dimostra il notevole afflusso registrato negli ultimi anni nei vicini bocciodromi comunali di Godiasco e Casteggio.”
“Penso sinceramente” – conclude Piero Mutti – di aver dato molto allo sport delle bocce, a livello dirigenziale, e non solo in Oltrepò Pavese. Sarei oltremodo lieto se presto il nome di Voghera potesse di nuovo coniugarsi a doppio filo con lo sport delle bocce attraverso la ristrutturazione dell’ex bocciodromo Merli oppure con la creazione di un nuovo impianto.”
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