PAVIA & PROVINCIA 22/02/2024: Immondizia lungo le strade. Malcostume che non mostra soste. Fortunatamente qualcuno (pochi) se ne occupa. Ma non basta. Occorre l’intervento delle Istituzioni
PAVIA & PROVINCIA – La pulizia delle strade, o meglio, la sporcizia che le affligge, è un fenomeno divenuto tristemente noto a causa del sempre più diffuso malcostume di abbandonare rifiuti, quando non interi sacchi dell’immondizia (ma non solo), sul ciglio delle strade da parte di alcuni automobilisti.
Un fenomeno che preoccupa chi ha a cuore la pulizia e l’ordine, anche quelli dei luoghi pubblici come le strade.
In questo senso un esempio è il Comitato Ponte della Becca, sodalizio che non si occupa soltanto di buche, incidenti e problemi specifici legati alla viabilità della provincia di Pavia, ma anche di tutto ciò che è collaterale o attiguo alla viabilità… come ad esempio la pulizia delle strade.
Insieme alle associazioni Plastic Free e Salt (Sacco libera tutti) il Comitato ultimamente ha infatti focalizzato l’attenzione su quanto accade sulla Tangenziale Est di Pavia all’altezza della rotatoria Scarpone, dove, nei pressi di una piazzola di sosta, è stata trovata una vera e propria discarica, con presenza di materiali di ogni genere e tipo e persino di animali morti.
Dopo un sopralluogo, il Comitato (guidato da Fabrizio Cavaldonati, presidente del noto sodalizio) e le associazioni, oltre alla pulizia dell’area hanno chiesto all’Anas (oggi responsabile della tratta) di installare telecamere, come deterrente all’abbandono dei rifiuti.
Nell’attesa che si intervenga in questa zona il fenomeno spopola ovunque. Sempre sulla Tangenziale Est di Pavia torna ad esempio riempirsi di rifiuti la piazzola che sorge a lato della corsia per Broni, prima dell’uscita per la Vigentina e il Carrefour.
Una delle direttrici più martoriate è poi certamente la SP205 Vigentina, in particolare nel tratto fra Siziano e Zeccome, dove sono numerosi i sacchetti lasciati cadere sulla banchina dalle auto in corsa… quando va bene sulla banchina, perchè a volte i sacchi finiscono direttamente sulla carreggiata, dove vengono travolti spargendo il contenuto su lunghi tratti di strada.
Il fenomeno ubiquitario. Non vengono risparmiate altre strade provinciali, come la SP 35, dove, anche se in tono minore, qualche sacchetto si vede: come quello che si nota appeso ad un albero mentre si percorre il tratto antecedente (procedendo in direzione Oltrepò) il ponte sul Po a Bastida. Così come si possono vedere sacchetti sulla Sp1, Bressana–Salice, nel territorio di Bressana.
L’augurio, oltre ad una maggiore educazione da parte di certi automobilisti, è che gli enti gestori delle strade (ma anche i comuni in cui esse ricadono), attraverso periodiche perlustrazioni, comincino a raccogliere i sacchetti abbandonati quando sono ancora interi.
In questo scenario sconfortante va comunque elogiata l’attività di associazioni come il Comitato ponte Becca e Salt (Sacco Libera Iutti). A proposito di quest’ultimo sodalizio, è stato fondato da Michela Viola e da alcuni anni si è dato il compito di raccogliere l’immondizia durante le passeggiate ecologiche che settimanalmente vengono organizzate nella zona del pavese. ”Siamo convinti che l’esempio sia l’unico vero metodo di educazione attiva – spiega Viola -. Oltre alla raccolta, facciamo attività di piantumazione di piccole aiuole di fiori autoctoni, che andranno a sostituire i rifiuti. E’ il nostro modo per lanciare un messaggio di rispetto verso il bene pubblico a tutti nei mesi/anni a venire”, spiega la fondatrice.
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