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VOGHERA – Nei giorni scorsi il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, con l’operazione denominata “massa attiva”, ha messo sotto sequestro oltre 2 tonnellate di materiale pirotecnico che si trovava stoccato in 3 depositi mantenuti con modalità ritenute “altamente pericolose per l’incolumità pubblica”.

“In considerazione dell’approssimarsi delle festività natalizie – spiega una nota a firma della sostituto procuratore Valeria Biscottini -, i finanzieri pavesi hanno intensificato l’attività di monitoraggio dei flussi commerciali e del trasporto merci sul territorio ed individuato, grazie anche all’analisi delle banche dati, alcune attività commerciali che avevano acquistato ingenti quantitativi di fuochi d’artificio pur non disponendo di strutture idonee alla loro custodia e stoccaggio.”
Avuta contezza dell’effettivo arrivo del carico presso i destinatari, i militari sono intervenuti, “accertando gravi violazioni relativamente alle misure di sicurezza poste in essere presso i
siti ispezionati”.
Presso tutti i depositi perquisiti, ubicati a Garlasco, Voghera e Mortara, spiega ancora la Procura, “è stata rilevata l’assenza di impianti estinguenti ovvero ‘impraticabilità delle uscite di sicurezza, con tutti i conseguenti gravi pericoli derivanti in caso di combustione o detonazione accidentale, considerata anche la vicinanza dei depositi ad altre attività commerciali o abitazioni civili.”
Circa 200.000 i bengala, petardi e fuochi d’artificio sottoposti a sequestro e messi in sicurezza. Mentre i 3 soggetti responsabili sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per i reati di “omissione colposa di cautele contro gli infortuni sul lavoro e fabbricazione o commercio abusivi di materiale esplodente”.