VOGHERA 26/11/2023: Teatro Valentino.Il Pd “Festa di tutta la città e di tutti coloro che hanno contribuito a riaprirlo”
VOGHERA – Dopo 37 anni oggi è il giorno in cui il Teatro Sociale di Voghera, diventando “Teatro Valentino Garavani”, riaccende le luci e rialza il sipario.
Un “prima” (come i successivi spettacoli) che sarà sostenuta dalla fondazione dello stilista, che ieri i pomeriggio era presente alle prove generali dello spettacolo di oggi, insieme a pochi selezionati ospiti, autorizzati a godere in anteprima della bellezza della restaurata “Piccola Scala”, così come è chiamata per la sua somiglianza al grande teatro milanese.
Sulla riapertura interviene il Partito democratico, entusiasta della riapertura.
“In questi decenni – dice la Segretaria Alessandra Bazardi – abbiamo sentito la mancanza, ne abbiamo parlato in ogni campagna elettorale, ne abbiamo spiato i lavori nelle anticipazioni delle brevi aperture. Quindi dobbiamo tutti essere felici che riapra in modo stabile e che torni a essere il luogo in cui fare cultura, supportare i talenti attraverso le borse di studio, avviare laboratori in collaborazione con le scuole, portare finalmente un indotto alla città facendola uscire dalla stagnazione e dal degrado.”
“Chi oggi riceve gli applausi però deve condividerli con le passate amministrazioni – aggiunge Bazardi -, tra cui alcune di centro sinistra, che nei vari anni hanno contribuito, cercato, provato, smosso la situazione burocratica e trovato finanziatori.”
Non manca qualche critica all’organizzazione della “prima”.
“Senza nulla togliere alla bellezza dell’evento – precisa Bazardi – ci sentiamo invece di non condividere il metodo con cui si sono tenute separate le istituzioni dai cittadini. Avremmo preferito una festa comune pur nelle difficoltà della capienza coinvolgendo tutte le parti, le istituzioni, le scuole, le associazioni, i cittadini e chi ha lavorato per la realizzazione della riapertura. Magari proponendo i due spettacoli con autorità e gente comune seduti accanto, dando la possibilità con una modalità virtuale a coloro che non erano riusciti a entrare di partecipare nonostante la ridotta capienza. E magari permettendo l’acquisto dei biglietti on line.”
Commenti