VOGHERA 16/11/2023: Elezioni 2026. Campo largo a sinistra. Pd e Alleanza Civica ora più vicini
VOGHERA – E’ rientrato lo screzio fra Pd e Alleanza Civica nato durante la presentazione, da parte di quest’ultima forza politica vogherese, del progetto di “campo largo (ma nitido)” avvenuta martedì mattina.
La Segretaria del Pd, che aveva lasciato la conferenza stampa in segno di protesta (vedi articolo), apre alla creazione di una alleanza che punta a saldare, a sinistra, i moderati con il riformismo.
Alessandra Bazardi apre, seppure rimandando al mittente le critiche sull’andamento del recente congresso del Pd mosse dal capo di Alleanza Civica Pier Ezio Ghezzi.
Scrive Bazardi
“Credo che sia arrivato il momento di lasciarsi alle spalle le divisioni del passato e di pensare al futuro della città. Lo dico con la massima sincerità e con il senso di responsabilità che chi fa politica deve avere. Con questo spirito ieri ho partecipato alla conferenza stampa di Alleanza Civica e ho apprezzato le aperture ai moderati e che si parlasse di un fronte comune dell”opposizione per un progetto allargato in vista delle amministrative del 2026.
Il PD deve mettere al centro ( come direbbe la segretaria Schlein) i problemi che hanno portato Voghera al declino e soprattutto deve essere al centro del progetto.
Solo su un punto non concordo. Parlare di mozioni dopo quasi un anno dalle Primarie è anacronistico, oltre al fatto che si sta commettendo un errore politico: il PD a Voghera nella sua totalità è assolutamente coerente con la linea nazionale del partito.
Al congresso la mozione ‘Un Pd senza confini’ con cui ho vinto su quella di Franco Betto era la perfetta sintesi delle varie anime del partito e in cui infatti la maggior parte del circolo ( 70%) si è riconosciuta votandola: sono stata sostenuta da parecchi iscritti, storici e giovani, soprattutto dai nuovi iscritti arrivati dopo le primarie che al congresso nazionale hanno votato Bonaccini e Schlein, proponendo un progetto innovativo di ricambio generazionale che parte da oggi per i prossimi anni inserendo due giovani per le tematiche diritti/giovani e confermando le competenze di chi il PD lo ha fondato.
A livello nazionale il PD è un partito ad ampio raggio, che spazia dai riformisti alla sinistra radicale, quindi rivolto a un vasto elettorato. Per quanto riguarda le elezioni locali credo che il posizionamento nazionale sia relativo, contano più i progetti per la città e le persone, a meno che dicendo che dobbiamo tornare a sinistra non si punti a prendere il nostro elettorato riformista.
Ma noi vogliamo essere un Pd senza confini e rivolgerci a tutte le anime che si sentono rappresentate, non solo da una parte, e soprattutto deciderlo noi”, conclude Bazardi.
Commenti