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VOGHERA – Nella oramai nota vicenda che sta colpendo la città di Voghera, della chiusura del ponte di Piacenza, la criticità sorta attorno alla viabilità si sta trasferendo sulla via parallela: strada Grippina: una direttrice molto stretta che non riesce a sopportare tutto il carico che di solito passava sulla via principale.

Nei giorni successivi alla chiusura, avvenuta martedì 31 settembre, la strada, nei momenti di punta, è divenuta un lungo ininterrotto serpentone di auto che procedono a passo d’uomo, quando non sono completamente ferme.

Questo, oltre a creare i problemi alla circolazione in sé, crea danni alla popolazione residente, che deve convivere a pochi metri di distanza con questa grande quantità di mezzi. Inoltre si pongono questioni legate alla sicurezza: perché una via così non può essere attraversata nei momenti di emergenza, ad esempio, dalle ambulanze, oppure dalle forze dell’ordine. Senza dire che in caso di incidente diverrebbe impossibile gestire il fgrangente.

Per questo, sono nate sollecitazioni a non utilizzare la strada ma anche richieste di interventi più massicci e coercitivi, come ad esempio trasformare la strada in una via a senso unico, deviando su altre direttrici (la tangenziale oppure la strada per Torrazza Coste) tutto il resto del traffico proveniente dal senso opposto.

Una di queste sollecitazioni è arrivata ad esempio dall’ex consigliere comunale Roberto Gallotti, che appunto ha suggerito l’istituzione di un senso unico obbligatorio (in uscita) su strada Grippina.

Una soluzione intermedia avanzata da qualcuno prevedrebbe invece l’istituzione di un senso unico a fasce orarie: ossia soltanto la mattina e nel tardo pomeriggio, quando avviene l’uscita e l’entrata dei pendolari… dopodiché, per tutto il resto della giornata, quando il traffico è molto minore, lascerebbe la possibilità del passaggio in entrambi i sensi.

IL PONTE MALATO

In attesa di decisioni, passando alla situazione del ponte, si registra la necessità di fare al più presto delle verifiche sul pilone malato (il primo lato Voghera), che sembrerebbe non più perfettamente stabile.

Si attendono quindi dei carotaggi alla sua base, che però potranno essere fatti in sicurezza e con cognizione di causa soltanto in assenza di troppa acqua nel torrente.

Fra le ipotesi sul tavolo per tamponare la situazione, o comunque per non farla peggiorare, c’è infine la posa di massi a protezione dello stesso pilone, così da evitare che l’erosione lo danneggi ulteriormente.