PAVIA 08/11/2023: Morte di Polina Kochelenco. La Procura esclude l’aggressione. “Fu tragico incidente”
PAVIA – “Non vi è stato un omicidio all’origine della morte di Polina KOCHELENKO – la giovane istruttrice cinofila il cui corpo privo di vita è stato rinvenuto all’interno di un canale nelle campagne di Valeggio la notte del 16.4.2021 – quanto un tragico incidente.”
Lo sostiene il Procuratore della Repubblica di Pavia.
Scrive Fabio Napoleone. “Le indagini eseguite a seguito della riapertura disposta dal GIP hanno confermato che la ragazza è deceduta a seguito di annegamento, dopo essere spontaneamente entrata in acqua nel canale, nel verosimile tentativo di salvare uno dei suoi cani (un cucciolo), che le era scappato. L’autopsia ha confermato l’assenza di segni di colluttazione sul corpo della ragazza, smentendo così l’ipotesi di un’aggressione a fini economici e/o sessuali.”
Circa le piccole ecchimosi rinvenute sul cadavere, invece, “sono state spiegate dal medico legale – prosegue il procuratore- come i segni del trasporto del corpo in acqua e del conseguente urto contro gli ostacoli incontrati lungo il percorso e non sono state ritenute compatibili con una caduta a terra o con un’aggressione.”
Anche i vestiti che la ragazza indossava sono stati esaminati dal consulente, “senza rilevare segni di una precedente aggressione.”
Ancora il Procuratore. “I sopralluoghi hanno permesso di accertare con precisione il punto in cui la ragazza ha fatto ingresso in acqua, in prossimità del luogo di rinvenimento dei suoi oggetti personali – frettolosamente abbandonati a riva prima di gettarsi – grazie ai segni di schiacciamento presenti sull’erba e alle impronte degli animali, rilevati dai sommozzatori intervenuti nelle ricerche subacquee. E’ stato possibile accertare l’estrema pericolosità del sito – confermata dai sommozzatori che hanno eseguito le immersioni durante le ricerche – posto a monte di un sifone, – aggiunge Napoleone – in presenza di una forte corrente e di un improvviso abbassamento del fondale, difficilmente percepibili dalla riva: la ragazza – confidando nelle sue ottime doti di nuotatrice – ha probabilmente sottovalutato la pericolosità del sito, si è immersa per cercare di salvare il cucciolo – che non teneva al guinzaglio – ed è poi rimasta travolta dalla corrente e dall’improvviso abbassamento del fondale (alto anche più di due metri).”
Per la Procura, “Tale ricostruzione è stata ulteriormente avvalorata dal rinvenimento, a pochi giorni dalla scomparsa, di un cucciolo di pastore tedesco – corrispondente nelle caratteristiche fisiche a quello affidato a Polina – morto all’interno di una delle diramazioni della roggia in cui è stato rinvenuto il corpo della ragazza. Neppure gli approfondimenti sulla vita e sulle frequentazioni di Polina hanno fatto emergere elementi di sospetto: la donna conduceva una vita tranquilla, dedita principalmente alla cura dei suoi cani, senza intrattenere frequentazioni sospette e senza avere mai espresso timori per la propria incolumità.”
La Procura interviene anche sull”’uomo della monovolume” (che – spiega la Procura – secondo alcune fonti di informazione, avrebbe trascorso la notte prima della scomparsa presso l’abitazione di Polina – è stato identificato nell’amico di vecchia data B.R.)
A tal proposito, precisa la Procura,”Le indagini hanno smentito che l’uomo si fosse recato a Valeggio in epoca prossima al decesso, avendo trascorso la notte da Polina in un’unica occasione, alla fine del mese di gennaio 2021.” Aggiungendo che “Nessun altro uomo – a seguito della fine della precedente relazione – è risultato avere frequentato l’abitazione della ragazza nel corso del 2021, come confermato dai vicini di casa, che hanno dichiarato di non aver mai visto alcuno con Polina, fatta eccezione per la madre e per il compagno di quest’ultima (Alcuni amici hanno affermato che Polina, in tempi recenti, aveva loro rivelato dell’inizio di una frequentazione con un suo collega sposato. Di tale circostanza non sono emersi riscontri certi: non è stata reperita alcuna foto dei due insieme in atteggiamenti intimi, e le chat acquisite avevano ad oggetto solo l’ambito lavorativo).
In proposito, la Procura evidenzia come “non sia stato possibile acquisire dal telefono di Polina il contenuto delle chat wahtsapp nel periodo compreso tra il 16 gennaio e l’aprile 2021 dal momento che lo stesso, prima ancora che venisse posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, era stato maneggiato dai familiari intervenuti nel corso delle ricerche, comportando la definitiva perdita del contenuto, a seguito dei ripetuti tentativi di sblocco.”
La Procura ha Sono eseguito anche approfondimenti sul profilo Facebook della ragazza
“Sulla base di alcune segnalazioni pervenute, avrebbe subito delle modifiche in epoca successiva al decesso” spiega la Procura. Per poi aggiungere. “Gli approfondimenti effettuati hanno invece permesso di escludere che si siano verificati accessi al profilo dopo la scomparsa della donna.”
“Le ultime ore di vita della ragazza – dedicate principalmente alla ricerca di una nuova auto da acquistare e al suo lavoro di istruttrice cinofila – sono state accuratamente ricostruite, senza che siano emersi elementi di sospetto”, insiste la Procura. Aggiungendo ancora che “Gli amici che per ultimi hanno sentito telefonicamente Polina poche ore prima della sua morte hanno riferito che la ragazza era serena ed in compagnia esclusivamente dei suoi cani.”
In merito agli ultimi momenti della donna, la procura riferisce che BR, l’ultimo a parlarle, “ha riferito che la telefonata aveva avuto ad oggetto, principalmente, la questione della sostituzione dell’auto di Polina; confermava di aver compreso che la ragazza, al momento della telefonata, si trovasse in compagnia dei suoi sei cani – che Polina non teneva al guinzaglio – e precisava che la chiamata si era interrotta poiché, a dire della ragazza, uno dei cuccioli si era allontanato e non rispondeva ai richiami. Concludeva dicendo di aver sentito Polina serena nel corso della telefonata, di non aver avvertito la presenza di terzi soggetti in compagnia della ragazza e di non averla percepita in pericolo, tanto è vero che la stessa gli aveva promesso che lo avrebbe richiamato di lì a poco.”
“Si deve quindi concludere che la morte di Polina sia avvenuta per causa accidentale, essendo risultata infondata l’ipotesi di omicidio e, più in generale, di una qualunque forma di responsabilità di natura penale”, conclude la Procura di Pavia
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