VOGHERA 23/08/2023: Lettere. Le considerazioni di un lettore su Voghera… “città oramai dolente”
VOGHERA – Salvate Cicciò, direttore del Museo ferroviario di Voghera e fondatore del Concorso internazionale poesia città di Voghera ci scrive.
Scrive Cicciò. “In ASM S.p.A. sembra di vivere in un girone Dantesco; non è comprensibile, pur in presenza di caldo torrido, che questa città piccola e assonnata non si svegli da ciò che sta succedendo sul piano politico. Ogni giorno si sentono dichiarazioni di autoincensamento “Io son bello, io son bravo” mentre l’altro è da mettere al rogo per incompetenza. La città oramai è dolente, in termini di sicurezza e spaventosamente alla mercé del primo banditello da strapazzo, seminando paure e insicurezze e nuocendo al quieto vivere dei cittadini onesti e senza grilli per la testa. Come mai si chiede a tal proposito l’esercito per presidiare il territorio quando a Voghera sono presenti tre corpi di polizia efficienti e assolutamente in grado di gestire la criminalità? Bisogna sparare in alto per vedere l’effetto che fa!”
Prosegue Ciccio. “Voghera, capitale di tante fabbriche e di un sistema ferroviario all’avanguardia è stata declassata; tanti treni ormai non si degnano neanche di fermarsi a Voghera ma a Tortona. So che la OGR, nel lontano 1905, rappresentò un traguardo fondamentale del quadrivio delle linee che facevano capo a Voghera, senza dimenticare negli anni d’oro la fermata del Pendolino per Roma.”
Ancora Cicciò. “Voi mi direte tempi passati! “No” rispondo io! Perché chi ci governava non era un apprendista stregone, ma aveva a cuore il benessere dei cittadini. Non ultimo, le conferenze svoltesi in sala Zonca dove RFI ha presentato il progetto Alta Velocità con un investimento di 10 miliardi di euro. Anch’io ero presente… –parole-parole-parole. Ho chiesto gli ascensori nei cinque binari di circolazione per dare sollievo alle persone con handicap sia come volontario CRI che come direttore del Museo “Enrico Pessina” presente all’Autoporto di Voghera. Il tutto è stato ignorato dalle autorità Comunali presenti. Come anche la richiesta di ripristinare i famosi treni ospedale diretti a Lourdes per dare sollievo ai viaggi della speranza verso quei luoghi di culto che certamente effettuati con pullman non offrono quel sollievo alle persone così bisognose di cure e affetto.
Credo e sono convinto che le mie parole colpiscano al cuore! Credo anche che i vogheresi non dimentichino mai!”
Salvatore Cicciò
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