PAVIA 13/07/2023: Agenti pochi e malpagati. Ieri la mobilitazione degli agenti della Polizia insieme ai sindacati CGIL e SILP
PAVIA – Ieri gli agenti della Polizia di Stato di Pavia, supportati dalle segreterie provinciali di CGIL e SILP Pavia, si sono mobilitati per denunciare le “condizioni di un comparto sempre più abbandonato a se stesso”.
I problemi messi sul “tavolo” sono diversi. “Nessuna assunzione straordinaria di personale per compensare i pensionamenti, come dimostra la drammatica carenza di poliziotti della nostra Questura; stipendi fermi al 2021 (per i dirigenti poi non è stato mai firmato il primo contratto dal 2017); nessuna attenzione per le condizioni di lavoro e il benessere organizzativo delle poliziotte e dei poliziotti, mentre di pari passo esplode il fenomeno suicidario – 28 casi ad oggi – tra tutto il personale in divisa solo dall’inizio dell’anno.”
“Tramite chi rappresenta il Governo sul territorio, cioè la Prefettura – spiegano i sindacati -, intendiamo mandare un forte messaggio a Palazzo Chigi: i nostri problemi, la mancanza di risorse e di assunzioni, incidono direttamente sulla sicurezza delle persone e sul vissuto quotidiano di tutti i cittadini. Le assunzioni straordinarie promesse finora, si sono rivelate un miraggio e con una carenza di organico complessiva di 10.000 unità, grazie al combinato disposto con i pensionamenti che supereranno i nuovi arrivi, la Polizia di Stato avrà sempre meno operatori nei prossimi anni. Problema che peraltro riguarda anche i carabinieri e le altre forze dell’ordine.”
Oltre a denunciare questa situazione, i sindacati hanno segnalato “il contratto nazionale scaduto, il tema degli straordinari non pagati, delle pensioni e della previdenza complementare/dedicata che vengono ignorati – cosicché i poliziotti, già oggi mal pagati, saranno i nuovi poveri in quiescenza – le questioni relative all’organizzazione del lavoro ed al benessere psicofisico che sono completamente ignorate da chi ha responsabilità politiche e di governo.”
“L’unica elemosina regalata ai poliziotti proprio da questo mese di luglio – aggiungono i sindacati – è un emolumento accessorio una tantum per il solo 2023, che dovrebbe compensare il mancato contratto: 24 euro lordi mensili per un agente. Neppure mezzo caffè al giorno. Con una inflazione che viaggia oltre l’8 per cento si tratta di un’offesa per tutta la categoria.”
Concludono di CGIL e SILP. “Riteniamo che quella del 12 luglio rappresenti solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione, se non registreremo una inversione di tendenza rapida e concreta, nella gestione delle politiche di sicurezza di questo Paese. “
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