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VOGHERA – “Tutti coloro con in quali ho parlato dopo la sua scomparsa, mi ha raccontato della sua grande passione per la cura del verde di alcune aiuole in città. Ebbene, quello ha rappresentato un ‘segno’ per tutti coloro che lo hanno visto operare. Un Segno per l’intera comunità verso la cura della bene pubblico. Quello, è stato un richiamo del Signore per tutti noi, affinchè si metta al centro della vita, sia le relazioni nella famiglia, sia la cura del mondo che ci circonda.”

Così, prendendo spunto dalle Letture del periodo della Quaresima in cui si cita la figura di Giona, don Cristiano Orezzi questa mattina ha officiato la Santa Messa per il funerale di Guido Schiavo, il vogherese scomparso all’età di 95 anni che molti hanno conosciuto come il “Nonno giardiniere”, per la sua passione di curare e piantare (e regalare ai passanti), nelle aiuole attorno alla rotonda di via Verdi, rose, girasoli e altri fiori (fra i suoi impegni però anche la volontà di realizzare in città un grande monumento dedicato ai caduti dell’Arma).

Per lui, nella chiesa del Duomo, all’ultimo saluto, i parenti, gli amici ed ex colleghi carabinieri.

Presenti anche, la Croce Rossa, con il volontario Salvatore Ciccio in uniforme e labaro, e, in rappresentanza dell’Unione nazionale Mutilati per Servizio sezione provinciale di Pavia (guidata da Gianni Rovati), Alberto Vallarin,

Vallarin (presidente dell’Associazione nazionale dei Carabinieri sezione di Casteggio) e Cicciò (amico di Schiavo e membro del Comitato fondato per la costruzione del monumento dedicato ai carabinieri), durante la celebrazione hanno letto rispettivamente la Preghiera del carabiniere e la Preghiera del volontario della Croce Rossa.

Presenti fra gli altri alle esequie, il luogotenente dei carabinieri Giovanni Galletta e il consigliere provinciale Giuseppe Carbone.

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