VOGHERA 15/02/2023: Il gioco sporco. L’uso dei migranti come arma impropria”. VogheraÈ Lunedì incontra Valerio Nicolosi
VOGHERA – Per il ciclo “pensiero e società”, l’associazione VogheraÈ organizza per Lunedì 20 febbraio 2023 l’incontro con Valerio Nicolosi. Il giornalista, regista, fotografo presenterà il suo libro “Il gioco sporco. L’uso dei migranti come arma impropria”.
Ne parleranno con lui Monica Caviglia e Giorgio Silvani. L’evento culturale, che si svolgerà con il patrocinio del Comune di Voghera, si terrà alle ore 18 in sala Zonca, in Via Emilia angolo Via Gola.
L’AUTORE
VALERIO NICOLOSI è nato a Roma
nel 1984. Giornalista, regista e fotografo,
si occupa di tematiche sociali, rotte
migratorie e Medio Oriente. Ha diretto
il docu-film Ants, sulle rotte migratorie
verso l’Europa, e altri documentari a
sfondo sociale. Collabora con Mediaset,
Rai, Associated Press, Reuters, Ansa
e con vari quotidiani nazionali e
internazionali. Ha vinto premi come
fotoreporter e regista.
Quando può, tiene seminari e incontri
nelle università italiane e palestinesi.
Ha pubblicato tra gli altri libri
(R)esistenze (Crowdbooks 2018) e
Mediterraneo (con Caterina Bonvicini,
Einaudi 2022) ed è autore di podcast
per «Micromega» e Storytel.
IL LIBRO
«Devi “stare dove bisogna stare”. Così mi ha detto un’amica poche ore
dopo aver perso suo padre mentre lei era in mezzo al mare a salvare le vite
delle persone migranti. “Dove bisogna stare”, perché c’è sempre un luogo
dove una crisi umanitaria si sta consumando, dove le violazioni dei diritti
umani sono costanti. La mia amica si chiama Cecilia Strada, suo padre
si chiamava Gino e ci ha mostrato l’importanza di “stare dove bisogna
stare”.» Valerio Nicolosi, giornalista, regista e reporter, dove stare, l’ha
deciso da tempo. Non a caso è stato il primo ad arrivare in Ucraina per
descriverne la tragedia, atterrando a Kiev un giorno prima dell’attacco
russo che ha aperto la guerra. Da lì ha dato voce alla resistenza ucraina
e ha raccontato l’esodo di donne e bambini verso la Polonia e l’Europa.
Una rotta migratoria organizzata dalle autorità e sostenuta con generosità
da cittadini e associazioni, ma che nasconde la stessa minaccia implicita
delle rotte nei Balcani e nel Mediterraneo: è il «gioco sporco» che l’autore
di questo libro ha visto fin troppe volte, in troppe parti del mondo, messo
in piedi da alcuni governi sulla vita di migranti in fuga da conflitti armati,
persecuzioni, carestia e povertà.
Dalle coste dell’isola di Lesbo a Trieste, da Mariupol a Cracovia, dalla
Turchia alla Libia, dai Balcani alla Sicilia, le vite di persone disperate
– pronte a rischiare tutto pur di avere anche solo l’occasione di un futuro
decente – vengono usate ogni giorno come mezzo di pressione geopolitica
o di vero e proprio attacco non convenzionale. Così, chi scappa
dall’inferno finisce per ritrovarsi in Paesi con situazioni politiche e sociali
delicate, dove l’odio xenofobo esplode in vere e proprie battute di «caccia
al migrante».
Attraverso le sue foto e il suo racconto sul campo, Nicolosi denuncia
le violenze dei regimi autoritari e le ipocrisie di governi conniventi,
e soprattutto apre uno squarcio sui limiti dell’Occidente e sull’uso
dei migranti come arma impropria delle guerre. (dal web)
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