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VOGHERA – Fa discutere l’installazione di un’antenna per la telefonia in Strada Rosmagna, nei pressi del cosiddetto Parco Baratta.

Dopo le proteste di un gruppo di cittadini della zona (che, lamentando anche un calo di valore dei loro terreni, hanno promosso una petizione per chiedere la revisione dell’installazione e quindi la sospensione dei lavori), ora arriva un’interpellanza del gruppo Consiliare UDC formato dai consiglieri Nicola Affronti, Elisa Piombini e Antonio Califano.

Scrivono i consiglieri.

“Premesso che i servizi di telefonia mobile sono un servizio pubblico fondamentale in un momento in cui la connettività deve essere garantita in qualsiasi settore, da quello privato a quello pubblico, evidenziando che il tema dell’installazione di antenne telefoniche e dei relativi ripetitori è stato affrontato dall’Amministrazione Comunale ormai molti anni or sono con la redazione di un Piano elettromagnetico comunale facente parte del “Regolamento Elettromagnetico” comunale che tuttavia, ad oggi, appare vetusto e di fatto superato dall’avvento delle nuove tecnologie, rendendo probabilmente opportuna una revisione dello stesso o una stesura ex novo di un piano più innovativo e al passo con i tempi.”

Proseguono Nicola Affronti, Elisa Piombini e Antonio Califano.

“Considerato che: le linee guida e la visione strategica dell’Amministrazione comunale dovrebbero essere improntate ad uno sviluppo delle potenzialità tanto del centro, quanto delle periferie, nella salvaguardia e nella tutela dell’ambiente e della salute, oltre che nel rispetto delle prerogative urbanistiche e paesaggistiche della città di Voghera; il Comune di Voghera, come accennato in premessa, ha un Regolamento vigente per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telecomunicazione e telefonia mobile che stabilisce gli obiettivi di minimizzazione dell’esposizione all’inquinamento elettromagnetico, oltre a individuare i criteri urbanistici e progettuali per la localizzazione e la conformazione degli impianti, anche in relazione agli obiettivi di minimizzazione dei fattori di inquinamento ambientale, con particolare riferimento alla tutela delle persone e delle aree cosiddette “sensibili”; la nuova antenna andrà a posizionarsi in un’area residenziale prospiciente il Parco Baratta e che consta della presenza di istituti e scuole di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia a quella primaria, fino alla secondaria di primo e secondo grado, articolate su più edifici, tutti gravitanti sulla zona interessata dall’antenna e che inoltre, vicino ad essa, sorge una comunità protetta terapeutica, Villa Morini, ospitante soggetti fragili.

Aggiungono i membri del gruppo Udc citanto l’Arpa

“Considerato inoltre che: le rilevazioni eseguite da un organismo terzo di controllo, nella fattispecie l’ARPA, hanno evidenziato un’emissione di onde elettromagnetiche poco al di sotto della soglia di rischio, anzi a ridosso della stessa, mostrando valori che mal si sposano con la numerosa presenza di soggetti minorenni e/o fragili di cui sopra; che, l’ARPA nel parere tecnico positivo fornito, da noi richiesto con accesso agli atti, recita: “Al fine di garantire che la situazione di esposizione ai campi elettromagnetici che si verrà ad instaurare nell’intorno dell’impianto corrisponda alle valutazioni preventive, si raccomanda che l’eventuale autorizzazione dell’impianto sia accompagnata dalle seguenti prescrizioni per la parte di competenza di questa Agenzia:

✓ che l’impianto sia fedelmente realizzato secondo la descrizione contenuta nella relazione tecnica esaminata ed allegata all’Istanza di autorizzazione all’istallazione e all’esercizio, nonché posto e mantenuto in esercizio a livelli di potenza non superiori rispetto a quanto ivi dichiarato;

✓ che qualsiasi variazione delle caratteristiche dell’impianto e delle condizioni di esercizio tali da alterare in modo significativo l’esposizione nel suo intorno rispetto a quanto preventivato, ad esempio a causa dell’aumento delle potenze e/o della variazione dei parametri di antenna, sia fatta oggetto di nuovo nulla osta preventivo”;

– i lavori per il posizionamento di una nuova antenna sono iniziati senza che i cittadini fossero debitamente informati e senza cura particolare nell’attuazione di misure preventive atte a eliminare o minimizzare danni a cose e beni esistenti;

– alcuni residenti e/o amministratori di condominio ci hanno espresso il timore altresì di un’eventuale svalutazione degli immobili nelle vicinanze;

– i residenti si sono fatti promotori di una raccolta firme di cui come consiglieri comunali UDC abbiamo intenzione di dar voce portandola all’attenzione dell’amministrazione con la presente interpellanza.”

Deto ciò i consiglieri comunali UDC Nicola Affronti Elisa Piombini Antonio Califano

Interpellano il sindaco per sapere.

“Se sia prevista dall’attuale Amministrazione comunale l’organizzazione di una conferenza per discutere sull’opportunità di ricollocare la suddetta antenna, per i motivi sopra addotti, in una zona non prossimale all’area in oggetto, in nome di un ragionevole principio di precauzione visti anche i risultati della ricerca scientifica attuale sull’effetto delle radiazioni ionizzanti sulla salute pubblica, senza tuttavia compromettere la realizzazione e la copertura che deve garantire l’impianto.

Se il controllo dei livelli di esposizione, previsto per legge, una volta ricollocata l’antenna, venga effettuato attraverso una convenzione con l’ARPA, ovvero un organismo terzo, al fine di un monitoraggio sistemico e costante dei campi elettromagnetici generati;

E s e l’Amministrazione comunale intenda promuovere la redazione di un nuovo Piano atto a pianificare e gestire in modo efficiente e razionale le richieste e le relative autorizzazioni per le eventuali nuove installazioni in aree private e pubbliche, con l’individuazione delle aree più idonee all’uso, coinvolgendo ed informando adeguatamente la cittadinanza circa la redazione di tale Piano.”

I consiglieri chiedono che la loro interpellanza venga inserita all’OdG del prossimo Consiglio Comunale.