VOGHERA 30/01/2023: “La pace è l’unica vittoria di cui abbiamo bisogno”. Incontro ad Adolescere con Francesco Vignarca della Rete pace e disarmo
VOGHERA – “La pace è l’unica vittoria di cui abbiamo bisogno” su questo tema, ad undici mesi dall’invasione dell’Ucraina con il suo carico terribile di vittime e distruzioni, ANPI, RAP, Insieme, Legambiente con Adolescere hanno realizzato un partecipato incontro con Francesco Vignarca, coordinatore Campagne della Rete pace e disarmo.
Di fronte all’appuntamento quotidiano con l’orrore della guerra e con il rischio concreto di uno scontro nucleare – non a caso pochi giorni fa il Bollettino degli Scienziati atomici ha posizionato l’Orologio dell’Apocalisse nucleare sui 90 secondi a mezzanotte: dal 1947 è il dato più vicino al disastro! – diventa necessario sottrarsi alle logiche di schieramento.
Vignarca, ha evidenziato la complessità e la drammaticità della situazione, che non consente risposte semplificate: ha ricordato le numerose iniziative di supporto e aiuto alla popolazione civile ucraina delle decine di associazioni che compongono la Rete, portando dati e informazioni.
A partire dalla fornitura dei carri armati a Kiev che ha tenuto banco sulla stampa ed in tv, come un fatto “di svolta”, decisivo per le sorti del conflitto. Gli stessi argomenti usati nei mesi scorsi per altri strumenti bellici (razzi, armi anticarro, ecc…) senza cogliere il progressivo, vertiginoso aumento dello scontro nell’assenza di proposte reali di negoziato. E’ la “banalizzazione della guerra” usata come alibi per un progressivo e scandaloso aumento delle spese militari, mondiali ed europee, Italia compresa.
Per l’Italia un esempio eclatante è il raffronto tra il mancato uso dei 9 milioni destinati alla formazione dei “Corpi civili di pace” dal 2014 al 2022 e la spesa militare di 230 miliardi di euro nello stesso periodo!
Eppure i dati sui costi umani e materiali della guerra sono impressionanti (anche se non aggiornati, sono ricavabili dal sito Sbilanciamoci.info) con almeno 100.000 militari morti in entrambi gli schieramenti (secondo fonti USA) ed oltre 7.000 civili per l’ONU. Al di fuori delle retoriche usate l’Europa esce a pezzi in quest’anno di guerra, mentre il comparto militare-industriale, specie per le industrie americane, prospetta un possibile aumento di vendite di armi per 22 miliardi di dollari ai partner Nato per rimpiazzare le forniture date a Kiev. Quindi la pace non può essere lasciata in mano a decisori politici che vedono le armi come unica soluzione. Su questo terreno la Rete ed il movimento pacifista si muoveranno anche il prossimo 24 febbraio, in occasione della data di inizio dell’aggressione russa all’Ucraina, con iniziative nazionali e locali. (comunicato)
Commenti