RETORBIDO CODEVILLA 28/11/2022: Sede di FdI intitolata a Balbo. L’Anpi: “Balbo un ras”
RETORBIDO CODEVILLA – In merito alla intitolazione da parte di Fratelli d’Italia a Italo Balbo della sede territoriale di Retorbido e Codevilla, la segreteria provinciale dell’Associazione nazionale partigiani, ha emanato un comunicato stampa.
Scrive l’Anpi. “E’ sicuramente un segno del tempo che stiamo vivendo – dove la presidente del Consiglio nel suo discorso alle camere resta in silenzio sul centenario della «marcia su Roma», esprimendo ostilità all’antifascismo ed alla Resistenza, oltre a fornire una incredibile ricostruzione degli anni Settanta con la rimozione, attraverso il vittimismo, delle stragi e del ruolo della violenza neofascista – se a Retorbido una fantomatica sezione di Fratelli d’Italia viene intitolata ad Italo Balbo: squadrista, ministro dell’Aeronautica, primo governatore della Libia, morto per “fuoco amico” nel giugno 1940.”
“Qui -prosegue l’Anpi – non c’entra l’ignoranza (nel senso di non conoscenza) sulla storia del nostro paese, ma la rivendicazione della figura di uno dei “quadrumviri” che accompagnarono Mussolini nella marcia su Roma. Un “ras”, espressione degli interessi agrari, che dalla provincia di Ferrara organizza violenze e aggressioni contro Camere del lavoro, sedi di partiti e leghe contadine estendendo, con la complicità delle forze dello Stato, le spedizioni squadriste a Bologna, Ravenna, Modena fino ad incontrare una sconfitta rilevante a Parma nell’agosto 1922, di fronte alle barricate dell’Oltretorrente.”
Aggiunge l’Anpi. “Balbo è stato un gerarca nazionale, comandante della Milizia, componente del Gran Consiglio del fascismo. Una carriera che trova solo un piccolo ostacolo nel 1924, con le dimissioni da console della MVSN, per il coinvolgimento nell’assassinio di don Giovanni Minzoni (il coraggioso parroco di Argenta, antifascista ed esponente del Partito Popolare, bastonato a morte).
Particolari che non turbano i neofascisti locali, che sicuramente si faranno scudo dei riconoscimenti di Balbo come ministro dell’aviazione e trasvolatore atlantico. Magari richiamando anche le sue avversioni alle leggi razziali ed all’alleanza con la Germania.”
Prosegue e conclude l’Anpi. “Bastano questi passaggi per definirlo un “patriota”, come afferma senza vergogna una neo parlamentare, che ha più volte rivendicato la sua estraneità alla Resistenza ed al 25 aprile?
Per noi no. Per questo ci pare quanto mai attuale, purtroppo, un passaggio di una epigrafe di Piero Calamandrei del 1953 “Sono tornati da remote caligini i fantasmi della vergogna/ troppo presto li avevamo dimenticati/…chiederanno la parola avremo tanto da imparare/manganelli pugnali patiboli/vent’anni di rapine due anni di carneficine/i briganti sugli scanni i giusti alla tortura…questo si chiama governare per fare grande la patria…”.
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