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VOGHERA 27/10/2022: Quadruplicamento linea Voghera-Tortona. Il progetto. Le opere in città. Espropri e Indennizzi. Se ne è parlato ieri sera. Nessuna miglioria sulla linea per Pavia e in Stazione

Ottobre 27
19:49 2022

VOGHERA Mercoledì sera alla sala Zonca di via Emilia si è svolto l’incontro pubblico sul progetto di Quadruplicamento della linea ferroviaria Tortona-Voghera, che Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e Italferr intendono realizzare nei prossimi anni: appuntamento pensato per coinvolgere i territori interessati nel Dibattito pubblico sul potenziamento di una infrastruttura ferroviaria considerata strategica sia per il Paese che per lo sviluppo del territorio locale.

Nel corso dell’incontro, come già avvenuto a Tortona e Pontecurone, è stato possibile per i cittadini intervenuti sia conoscere i dettagli del progetto, che avanzare domande e chiarimenti (e proteste!) su ciò che dovrebbe accadere dal 2024 (data stimata di inizio lavori) fino al 2028 (data attesa per l’attivazione del servizio) sui 16 km che separano (e uniscono) Voghera a Tortona.

L’opera, che attraversa i territori di Tortona, Voghera e Pontecurone, e transita in prossimità dei comuni di Viguzzolo e Castelnuovo Scrivia, prevede: la realizzazione di una nuova coppia di binari tra le stazioni di Tortona e di Voghera, in affiancamento alla linea esistente per circa 16 km; l’adeguamento delle stazioni di Tortona e Voghera per l’inserimento dei nuovi binari; la realizzazione di un binario di scavalco per l’eliminazione delle interferenze fra la “linea Piacenza“ e la “linea Milano” nella stazione di Tortona; la sistemazione della fermata di Pontecurone; la realizzazione di fabbricati tecnologici per la gestione delle stazioni e della linea; la realizzazione di nuovi ponti, cavalcavia e sottovia lungo la linea; e interventi di sistemazione/protezione idraulica dei Torrenti Grue, Calvenza, Curone e Limbione”.

TRATTA PAVIA-VOGHERA: NULLA ALL’ORIZZONTE

Va subito detto che a fronte dei lavori sulla Voghera-Tortona, sulla tratta Pavia-Voghera il medesimo progetto (di quadruplicamento) è lungi dall’arrivare: poiché, come spiegato in sala Zonca, tale cantiere è ancora nella fase di prefattibilità (progetto sulla cui realizzazione in termini di tempo non è stato spiegato nulla, neanche a seguito di una espressa domanda fatta dal consigliere regionale Verni).

NESSUNA MIGLIORA ALLA STAZIONE

Stessa avvertenza vale per la Stazione di Voghera, che (a differenza di Pontecurone!) non subirà alcun intervento migliorativo. La città dunque sarà interessata solo dall’arrivo di due nuovi binari, che la attraverseranno in direzione Genova, occupando; sia l’area ferroviaria attuale (dove saranno inseriti quelli nuovi), sia i terreni privati circostanti.

VELOCITA’ DEI TRENI FRA PAVIA E VOGHERA

Nonostante l’assenza di interventi fra Pavia e Voghera, è stato spiegato come sarà in futuro l’alta velocità sull’intera tratta Milano-Genova, dove, sul tratto Pavia-Voghera, si avrà una velocità massima di 250 km all’ora (180 fra Rogoredo e Pavia). Mentre da Voghera fino a Tortona si viaggerà tra i 200 i 250 km all’ora (con viaggi verso Genova che saranno in generale più veloci anche perchè non ci saranno più interferenze con la linea Milano-Alessandria-Piacenza).

OPERE PRINCIPALI

Circa le principali opere, il progetto prevede, nel complesso: 13 ponti e viadotti, non tutti di nuova realizzazione; 1 galleria artificiale di scavalco con uno sviluppo di circa 172 metri; 2 cavalcaferrovia; sottopassi e 2 sottovia; 4 Torrenti attraversati; e 4 fabbricati tecnologici.

PONTI

Per ciò che riguarda nello specifico Voghera, sarà realizzato un nuovo ponte in via Cignoli a lato di quello già esistente.

Il ponte di Corso XXVII Marzo/via Lomellina invece non verrà modificato (la larghezza e l’altezza del ponte sulla viabilità sottostante rimangono invariate). Spiega Italferr, “In sintesi, il progetto vedrà sul ponte esistente il passaggio di 5 binari dai 3 binari attuali, grazie alla riconfigurazione planimetrica degli stessi. Sul ponte esistente sono previsti unicamente interventi di manutenzione straordinaria che comporteranno la parzializzazione della sede stradale con la previsione di un senso unico alternato di marcia ed eventuali chiusure totali limitate che saranno approfondite nelle future fasi progettuali”.

BARRIERE ANTI RUMORE

Durante la serata si è parlato anche della mitigazione del rumore per coloro che abitano vicino alla linea ferrata. Per loro verranno posate delle barriere fonoassorbenti alte da i 2 ai 7 metri, che verranno installate per una lunghezza complessiva di 6 km (sui 17 totali sulla tratta Voghera-Tortona).

VERDE

Altro tema cui si è fatto cenno è stato la gestione del verde lungo la ferrovia. Il progetto vogherese in particolare prevede la posa di due filari di verde lunghi 180 e 240 metri, rispettivamente il primo di siepe, e il secondo di alberi e siepe.

ESPROPRI E INDENNIZZI

Fra gli argomenti di maggior interesse sollevati dai cittadini intervenuti, c’è stato sicuramente quello degli espropri e dei relativi indennizzi.

Gli esperti in Sala Zonca hanno spiegato che sostanzialmente la materia dell’esproprio, in base alle norme vigenti, verrà trattata “come se si fosse in presenza di un regime di compravendita“ (sulla base del “valore di mercato”) e che vi saranno procedure differenziate per quanto riguarda i fabbricati e i terreni.

Per i fabbricati/abitazioni verrà sottoscritto un “verbale di accordo” circa un anno prima dell’avvio dei lavori, in cui si stabilisce l’importo, le date e i termini di pagamento (i costi saranno tutti a carico di Rfi) con il solo vincolo che per il proprietario circa la dimostrazione della proprietà (occhio quindi ai problemi di successione non chiusi, tutti a carico, come costi, dei privati).

Per quanto riguarda i i terreni, invece, verrà immediatamente redatto un documento di occupazione del bene con successivo avvio di un tavolo di confronto per stabilire l’entità dell’indennità da corrispondere al proprietario (indennità che sarà saldata con un acconto dell’80% entro 2 mesi dalla firma dell’accordo e il saldo alla fine dei lavori, in base all’effettiva occupazione del terreno).

Per quanto riguarda i fabbricati, vi sarà il pagamento di un acconto e poi il versamento della cifra in diverse tranche. Con il proprietario che dovrà dimostrare, documenti alla mano che la sua proprietà sia in fase di effettiva cessione.

OCCUPAZIONE TEMPORANEE

Per quanto riguarda infine i terreni occupati soltanto temporaneamente dal cantiere, questi verranno ripristinati a spese delle ferrovie, in più al proprietario sarà pagato un congruo affitto.

COMUNICAZIONI AI PROPRIETARI

Altra questione emersa dalla platea (sollevata anche dall’assessore ai Lavori pubblici presente William Tura) è quella importante della comunicazione ai proprietari che saranno toccati dal cantiere. In questo caso i tecnici di Rfi hanno raccomandato di consultare il Piano particellare di Esproprio per controllare se i propri beni rientrano in quelle che dovranno essere espropriati oppure occupati (è stato spiegato che tutto ciò che in quella cartina viene trovato contrassegnato dal colore giallo dovrà essere demolito). È stato però aggiunto che ad non certo punto dell’iter verranno contattati i singoli proprietari interessati.

Presenti all’incontro e partecipanti al “dibattito” conclusivo anche gli esponenti di Legambiente, che hanno presentato un documento in cui si avanza la “necessità di una approfondita valutazione, con l’applicazione degli strumenti della VAS (Valutazione Ambientale Strategica), degli effetti sul territorio causati dal progetto”; ed una serie di richieste legate alla stazione e alla sua trasformazione “in un efficiente centro intermodale e in particolare” (recupero della velostazione; rendere possibile la fruizione delle strutture ai disabili; installazione di colonnine di ricarica presso l’autoporto e la velostazione; adeguamento dei servizi per i passeggeri, quali nuova biglietteria, centro informazioni ecc; recupero dell’area antistante la stazione).

VOGHERA STAZIONE TRASCURATA

Fra gli interventi più significativi è quello del direttore del Museo ferroviario di Voghera Salvatore Ciccio, il quale ha avanzato proposte ma soprattutto protestato per l’assenza di fatto di ricadute positive, in questo quadruplicamento, per la città di Voghera e per la stazione di Voghera.

Presentatosi come ex macchinista con quarant’anni di esperienza lavorativa nelle ferrovie, Cicciò ha sollevato varie questioni spinose legate alla vita della stazione di Voghera: dall’eliminazione del treno ospedale per Lourdes, alla (oramai datata) eliminazione della Ferrovia Voghera-Varzi, alla mancanza da anni della fermata dei treni veloci per Roma, all’assenza nello scalo di ascensori per i disabili. Il tutto per dire a Rete ferroviaria Italiana che “Voghera dal punto di vista ferroviario viene sempre dimenticata, sempre trascurata, sempre maltrattata”.

Alla riunione in platea, fra gli altri, hanno partecipato, Simone Verni consigliere regionale dei 5 Stelle, i consiglieri comunali UDC Nicola Affronti ed Antonio Califano, e il consigliere dei Civici Pier Ezio Ghezzi.

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