VOGHERA 22/10/2022: Lettere. Poste e Ufficio Riscossioni. Lo sfogo di un pensionato vogherese
VOGHERA – Pubblichiamo la lettera del residente a Voghera Salvatore Cicciò in merito all’esperienza avuta con le sedi cittadine delle Poste e dell’Ufficio Riscossioni.
Scrive Cicciò, ex consigliere di circoscrizione, ex rappresentante sindacale, fondatore del Museo Ferroviario di Voghera e del Concorso Internazionale di Poesia Città di Voghera.
“Sono un 76enne che non sopporta più la burocrazia che uccide il buonsenso, colpendo fra gli altri dei poveri vecchietti e nonni come me. Io ho vissuto una vita avventurosa, priva di compromessi: lo dimostra il fatto che pur avendo le sirene che continuavano ad invitarmi… per fare carriera… ad abbandonare le mie coerenze, ho sempre detto di no e mi sono sempre impegnato per difendere i diritti delle persone, in particolare quelle più deboli. Come quando, nel Quartiere Centro, in qualità di consigliere e di delegato Fnp Cisl, avviai la raccolta firme per invitare le Poste a dotarsi di numerazione, al fine di evitare che i furbi si approfittassero dei vecchietti in fila.
Le Poste dopo la presentazione di 3.500 firme meritoriamente aderirono alla nostra proposta, sebbene per la fretta allestirono l’Ufficio Centrale con corsie di accesso delimitate da una fettuccia di stoffa sorretta da paletti, cui nessuno in fila poteva appoggiarsi, soprattutto gli anziani claudicanti o le persone con difficoltà di deambulazione.
Venendo all’oggi, io sono correntista Poste e proprio l’altro giorno sono andato nella sede di via XX Settembre per utilizzare il servizio “seguimi”: per il cambio di residenza all’interno della città. A parte l’anacronismo di dover fare la fila per prendere un modulo e poi ritornare a fare la fila (quando l’operazione poteva essere fatta nel momento stesso), quello che sconcerta è il funzionamento del meccanismo di chiamata dei numeri. Un “logaritmo che agisce in modo incomprensibile e ingiusto.
Io sono entrato alle 9,28 con il tagliando A22 e sono stato accolto allo sportello alle ore 10,33… nel frattempo altri numeri con lettera diversa sono stati fatti passare, come se avessero una sorta di precedenza. Io credo invece che sarebbe più giusto servire in base all’orario di accesso in Posta.”
UFFICIO RISCOSSIONI
“Ma passiamo all’Agenzia delle Entrate (in realtà l’Ufficio Riscossioni ndr), dove in settimana mi sono recato, nella sede di via Garibaldi, insieme ad una persona che mi aveva chiesto aiuto per pagare una bolletta dell’Asm. Siamo arrivati alle 12,40 e, felicissimi di vedere l’ufficio vuoto, pensavamo di potercela fare in pochi minuti. Invece una voce ci ha chiesto chi eravamo, cosa volevamo e ci ha detto che per essere accolti occorreva esserci prenotati. Noi abbiamo protestato, rilevando che non potevamo sapere che serviva la prenotazione (non essendoci neppure più le prescrizioni anti Covid); che non c’era nessun’altro in quel momento in ufficio; e che da cittadini onesti eravamo lì solo per pagare una bolletta. Niente da fare, abbiamo dovuto andare via… purtroppo ancora un volta aveva vinto la burocrazia!”
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