VOGHERA 21/10/2022: Piazza san Bovo si ammoderna. Partito il recupero di due grandi palazzi. Ecco di cosa si tratta
VOGHERA – Molti passando hanno potuto notare come in piazza San Bovo sia in corso, in questi giorni, un grosso cantiere che sta prevedendo (in questa fase) la demolizione totale di uno degli edifici presenti nei pressi dell’incrocio con la via Emilia, lato ingresso al centro storico.
“Il progetto – spiegano i promotori – si attua attraverso un Piano di Recupero all’interno del quale si prevedono due interventi edilizi diversi: uno di demolizione totale e ricostruzione dello stesso volume con diversa dimensione e sagoma, l’altro di ristrutturazione dell’edificio esistente con recupero abitativo del sottotetto.“
Un Piano di Recupero di iniziativa privata, è quello in atto, che, dopo decenni (anche di degrado), cambierà e rinnoverà il volto di questo punto della città. Ma senza stravolgerlo.
“L’intervento – spiega infatti il progetto – si pone all’interno di una cortina edilizia che si affaccia sulla Piazza san Bovo fra edifici con caratteristiche tipologiche e linguaggi architettonici diversi fra loro in quanto costruiti in epoche diverse e in totale autonomia nei confronti del contesto urbano.”
Circa il “nuovo fabbricato”, con il progetto si “vuole instaurare un dialogo con il costruito circostante, senza protagonismo ma utilizzando un linguaggio inteso soprattutto come stile e proporzione nei rapporti dimensionali delle aperture esterne, delle rientranze e delle sporgenze progettate pensando che devono inserirsi efficacemente fra due edifici completamente diversi per stile, tipologia e dimensioni e che, proprio attraverso un nuovo innesto edilizio questo diventi possibile.”
Per questo motivo, verrà fatto un “edificio che raccorda in altezza le due costruzioni adiacenti recuperando da esse proporzioni ed elementi architettonici che vengono riproposti non per semplice riproduzione, ma lavorando su di essi per analogia.”
Per capire ancora meglio di cosa si tratta vediamo cosa dice la relazione tecnica pubblicata sull’albo pretorio del comune.
DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE
Per ciò che riguarda la demolizione e costruzione ex novo, “La nuova proposta prevede un ampliamento… della parte soggetta all’intervento di demolizione e ricostruzione, in quanto viene compresa anche la volumetria dei due corpi “stretti” dell’edificio principale che affaccia sulla via Emilia. I fabbricati che si trovano in questa parte dell’area… sono stati interessati da interventi in tempi piuttosto recenti che hanno riguardato anche le strutture portanti con lo scopo di inserire al piano terra alcune attività commerciali/direzionali oggi totalmente abbandonate.”
Il pessimo stato di conservazione in cui si trovano gli edifici e gli interventi sopra ricordati ne impediscono qualsiasi utilizzo. La volumetria complessiva dei fabbricati, rideterminata da un rilievo aggiornato, viene ridistribuita nel lotto risultante dalla demolizione dei corpi edilizi che prospettano sulla Piazza San Bovo, riprendendo l’attacco sul confine nord come nel progetto approvato nel Piano vigente e proseguendone la progettazione con la previsione di un edificio articolato a formare due corti interne.”
Ancora . “Al piano interrato e al piano terra vengono inserite le autorimesse, ad uso esclusivo delle unità immobiliari, con ingresso e uscita dalla piazza e collegati fra loro da una rampa a unico senso. Ai piani superiori sono previste unità immobiliari ad uso residenziale con ingresso pedonale principale dalla via Emilia.”
Circa l’aspetto dell’edificio, sarà “a corpo semplice in allineamento sulla piazza e con due innesti ad esso perpendicolari che si attestano sulle pareti cieche poste sul confine di proprietà. Sullo stesso confine si attesta il vano scala-ascensore dal quale si raggiungono le singole abitazioni attraverso percorsi anche aperti a recuperare la tipologia del “collegamento a ballatoio” anche se in questo caso ogni percorso è dedicato al singolo appartamento.”
“Al primo, secondo, terzo piano – aggiunge la relazione – sono previsti degli spazi porticato chiusi da vetrate su entrambi i lati ad uso privato delle unità immobiliari che si affacciano su di essi.”
Mentre “Al quarto e quinto piano la necessità di prevedere due unità di maggiori dimensioni ha reso necessario utilizzare ad uso abitativo gli spazi lasciati a porticato nei piani sottostanti e realizzare terrazzi in aggetto verso le corti interne, oltre alle due altane ricavate nel tetto e raggiungibili da scale interne agli appartamenti.”
Le unità immobiliari inserite in questo Piano di Recupero, sono previste con “destinazione residenziale ma con tagli facilmente adattabili a studi professionali e/o uffici direzionali in funzione delle richieste del mercato immobiliari al momento della loro realizzazione.”
PARTE DA RISTUTTURARE
Per quanto riguarda invece la parte di edificio soggetta a ristrutturazione edilizia, si legge ancora nella relazione, “questa risulta identificata dal fabbricato più vecchio posto in angolo tra la via Emilia e la Piazza San Bovo.”
Il progetto di ristrutturazione prevede “il mantenimento delle destinazioni commerciali al piano terra e la creazione di unità abitative moderne ai piani superiori nonché il recupero del sottotetto esistente mediante la realizzazione di una unica abitazione totalmente nuova.”
Dal punto di vista architettonico, è stata prevista la “sistemazione delle facciate prospicienti la via Emilia e la Piazza San Bovo mediante un intervento di allineamento delle aperture che rimarranno per dimensioni uguali a quelle esistenti e con l’inserimento di balconi realizzati con struttura uguale a quelli esistenti ( mensole e piano in lastra di granito ).”
Sulla facciata prospiciente la via Emilia, è prevista poi, la “realizzazione di loggiati rientranti ai piani primo, secondo e terzo il tutto mirato ad ottenere una migliore fruibilità degli appartamenti e una impronta estetica all’edificio anche in sintonia con le costruzioni limitrofe.”
Questa parre di progetto infine prevede anche un “nuova unità abitativa ricavata nel sottotetto”, che “sarà caratterizzata da tetto in legno a vista con sovrastante pacchetto isolante e copertura in coppi vecchi di recupero come i restanti corpi di edificio.”
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