CILAVEGNA 14/07/2022: Animali in provincia. Affidati alla Lav 61 Suini maltrattati. Ora un appello perchè la storia non si ripeta e per trovare una sistemazione degli animali
CILAVEGNA – Dopo mesi di sostegno nel luogo dove erano stati sequestrati, in una azienda agricola illegale di Cilavegna, 61 suini sono stati trasferiti in custodia giudiziaria alla Lega anti vivisezione (Lav).
Ora gli animali sono accuditi dalle associazioni LAV e Vitadacani ODV che saranno impegnate nella gestione degli animali e nella ricerca di adozioni per garantire a tutti una vita libera dallo sfruttamento.
L’operazione di trasferimento dei suini posti sotto sequestro dalla Procura di Pavia lo scorso 30 novembre 2021, è avvenuta tra lunedì e ieri.
La storia risale all’agosto del 2021, quando, a seguito di intervento congiunto dei Carabinieri e dei NAS di Cremona, era stato scoperto un allevamento abusivo di suini, nel quale si praticava anche la macellazione clandestina con stoccaggio non a norma delle carni. Il tutto nella periferia del Comune di Cilavegna, dove l’allevamento era più volte stato segnalato dai privati cittadini all’Amministrazione comunale, già a partire dal 2017.
Grazie al lavoro congiunto della sede locale LAV Oltrepò pavese e LAV sede nazionale, la Procura di Pavia ha quindi disposto il sequestro preventivo dell’area privata agricola di Cilavegna e di tutti gli animali lì detenuti, la cui custodia temporanea veniva inizialmente affidata al Sindaco del Comune di Cilavegna.
A seguito del sequestro era stato autorizzato l’ingresso nell’area sequestrata di personale addetto alla cura e al sostentamento degli animali, individuato tra le associazioni attive sul posto tra cui LAV.
Le attività di accudimento degli animali, fa sapere la Lav, sono proseguite fino ad oggi, tra enormi difficoltà di carattere logistico determinate anche dall’insufficiente vigilanza sulle condizioni di detenzione, di salute e di benessere degli animali sequestrati. In questo contesto, l’assistenza fornita agli animali dai volontari è stata fondamentale per garantirne la sopravvivenza, sia dal punto di vista del sostentamento che delle cure sanitarie (nel corso dei mesi sono stati presenti anche i volontari di diverse associazioni del territorio proprio per portare assistenza agli animali e favorire le adozioni di alcuni di essi”.
“Proprio nelle operazioni di trasferimento avvenute tra lunedì e ieri – aggiungono le associazioni -, abbiamo constatato ancora una volta con grande dispiacere le grandi criticità della vicenda, con una ostilità che non trova giustificazioni di carattere giuridico e di merito nell’accaduto.”
I 61 animali ora si trovano presso una nuova sistemazione temporanea trovata grazie al lavoro della LAV Oltrepò pavese, dove finalmente questi animali verranno adeguatamente accuditi in attesa di trovare per tutti un’adozione.
“Questa vicenda ci permette di ribadire con forza che le associazioni per la tutela degli animali non possono sostituirsi alle istituzioni: è necessario fare rispettare la legge e che ciascuna autorità si assuma le responsabilità del proprio ruolo – dichiarano le associazioni LAV e Vitadacani – Consapevoli di ciò, facciamo appello al Comune di Cilavegna, che abbiamo già contattato, di emettere un’ordinanza urgente per il divieto di ingresso di nuovi animali presso l’area sequestrata di Cilavegna, per assicurare che nessun nuovo animale sia introdotto e detenuto in condizioni suscettibili di maltrattamento.”
Infine un appello. “Chiediamo a tutti un aiuto per la gestione di questi animali nella nuova sistemazione e per la loro adozione, per mettere la parola fine ad un ennesimo caso di maltrattamento di animali cosiddetti da reddito e offrirgli il riscatto di una vita libera dallo sfruttamento”
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