VOGHERA 18/06/2022: Ennesima vetrina spaccata. Il commerciante “chiude per paura”. Un grido di dolore che è anche una estrema richiesta di aiuto
VOGHERA – “Chiuso per paura”. Questa la reazione all’ultima aggressione subita da parte del commerciante vogherese Fabio Tordi, da mesi sua malgrado vittima di episodi violenti mai chiariti e senza che sia mai stato trovato il responsabile.
Come spiega lo stesso commerciante, che ha un passato in politica ed è stato amministratore di un gruppo Facebook che tratta temi politici, questa non è la prima volta che subisce un’aggressione. Ed è per questo motivo che ha deciso la clamorosa forma di protesta… una protesta che è anche una potente richiesta di aiuto, lanciata alle Istituzioni, affinché facciano qualcosa per trovare una volta per tutte i responsabili di tanta violenza.
Come scrive infatti Tordi ancora nel cartello appeso alla vetrina del suo negozio di via Cavour Piazza Affari: “Questa è l’ultima aggressione subita. Dopo un pugno, un’aggressione, due vetrine spaccate, stanotte un’altra sassata.”
Infine una domanda che lascia inquieti.
“… E se quel sasso fosse stato usato contro mio figlio?” si chiede il commerciante postando sui social la foto della vetrina nuovamente presa di mira e del grosso sasso utilizzato per infrangerla.
Di fronte a un fatto del genere (e agli altri fatti simili accaduti nel recente passato) sono tanti a chiedersi che cosa stia succedendo alla città di Voghera… che pare finita nel gorgo di chi vuole seminare la paura: un chi mai identificato e quindi mai messo nelle condizioni di non nuocere.
Per tale motivo da più parti arrivano appelli affinché si faccia tutto il possibile per trovare i responsabili. Nel frattempo al commerciante Fabio Tordi giunge la solidarietà degli amici e di molti cittadini. Solidarietà che ovviamente non basta a riportare la serenità all’interno di una vita privata minata dagli attacchi, e più in generale all’interno di una città che da tempo vive un clima pesantissimo.
Quel che serve è l’intervento di soggetti Istituzionali (forze dell’ordine, magistratura ma anche politica, ‘società civile’ e giù giù fino al singolo uomo della strada) che comprendano la gravità della situazione e che quindi agiscano (con celerità e determinazione se possibile).
Ed è proprio in questo solco che sembrano andare alcuni interventi fatti oggi a seguito del nuovo attacco subito dal commerciante di Piazza Affari. Interventi di cui diciamo in altri articoli.
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