PAVIA 06/06/2022: Broletto gremito per l’intervista a Davide Cassani organizzata dal Panathlon club Pavia
PAVIA – Una prima serata targata Panathlon club Pavia aperta al pubblico… come avvio di una serie di iniziative ed eventi per promuovere gli sport.
E’ quella che si è svolta la scorsa settimana al Broletto, con una intervista a Davide Cassani, ad opera di Fabio d’Annunzio Speaker e Giornalista, voluta dal Panathlon club Pavia in occasione della presentazione del libro dal titolo “Ho voluto la bicicletta”.
Intervista organizzata in collaborazione con il comune di Pavia e l’assessorato allo Sport.
Intervista coinvolgente, a tratti riflessiva, ricca di aneddoti ed episodi ai più sconosciuti, di una vita cercata e voluta su due ruote sin dalla giovane età, studiando poco ma il giusto per non restare mai indietro, e permettersi di “non lavorare” o meglio fare del proprio sport il proprio lavoro, lottando con la fatica e la passione.
Un ‘gregario’ di quelli veri, un grande ciclista, in grado di battagliare per la vittoria: 27 le corse vinte in carriera, ma tutte di secondo piano ci tiene a sottolineare, compresa una maglia a pois al tour de France, e il restare nel tempo massimo ma con la gioia del gladiatore.
Una vita su due ruote intensa e completa quella di Cassani, prima come ciclista, poi in seguito ad un incidente, come telecronista Rai, con i meravigliosi ricordi del Miglior Pantani, un grande Ciclista, fortissimo ma purtroppo solo e dai mille rimpianti. Poi la fase da Dt della Nazionale, non un tecnico ma un selezionatore in grado di fare squadra, perché il ciclismo è anche un gioco di squadra, soddisfacente con ben quattro Europei Vinti e qualche rammarico per Mondali sfumati per un niente e le Olimpiadi di Rio quasi con la medaglia in tasca fino alla sfortunata scivolata del Grande Nibali.
Un Davide Cassani precisissimo nei dettagli, sincero, fin troppo schietto, umile, alla ricerca del quarto ed ultimo step, quello da Team Manager o Dt con il sogno nel cassetto di una propria squadra protour tutta italiana in un ciclismo che è cambiato molto e dove i ciclisti sbagliano di meno, ma osano di più grazie al carattere e a una tecnologia coinvolgente.
Tanti gli appassionati che al Broletto per due ore hanno tifato ancora per Davide Cassani, nella speranza che ancora una volta riesca a promuovere il Ciclismo e il Made in Italy.
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